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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 13): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-13]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28091#0390
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382 L E T T I R E

si fossero esposti al lettore sì fatti luoglii,
come anche i passi paralleli di Sofocle con.
quelli d'Eschilo da lui imitato, e con quel-
li di Euripide, il quaìe è stato appresso a
Sofocle in molti luoghi - - - Ma il libro è
difiicile e faticoso per chi non abbia una
profonda cognizione del greco ; ed io ve-
do che bisognerà che io stesso ne faccia
un estratto, e ìo metta ne' giornali di Ro-
jna . EIo in pensiero di ristampare quel
comentario in latino , e porre a canto al
testo greco ìa versione latina. Già, come
vi ho accennato, molte cose ho aggiunto :
e vedete se non è vero quel che soglio
dire frequentemente, cne le lodi snervano
l’animo: questo gran lodare che fate le
cose mie mi ha suscitato neiranimo la va-
nità , e la opinione di essere quaiche co-
sa, e mi ha dato impulso a trascrivere que-
ste giunte che ho al margine del mio esem-
plare stampato , e mandarvele. Perdonate
a me questo sentiinento che ne ho, come
se sieno cose degne di voi : o piuttosto per-
donate a voi medesimo d’essere la causa
di questa mia vaaità- Della cantata vorrei,
che con agio vostro ini diceste quel che

non
 
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