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127
DEL MEDESIMO
XXXII.
Parma 2. febbrajo iy56.
Mo, t5 obbligo le lio non men del dono ,
cbe della commissione , l’uno e l’altra pie-
namente onorevoli per me. Stamattina en-
trambì gli esemplari l’uno dal signor con-
te Sanvitali a Madama reale, l’altro al real
Jnfante dal padre Belgrado sono stati pre-
sentatì. Del primo le darà nuove il cava-
liere ; del secondo la posso far certa d’un
pienissimo gradimento condito con le più
vive e clementi espressioni, anzi dolci que-
rele del non averla veduta l’anno scorso ,
a che iì padre Beìgrado ha soggiunta de!
suo qualche speranza di rivederla , e ciò
l’Insante ha avuto carissimo non men che
il libro, cui certo era di leggere impazien-
te. Di questo m’incarica il padre Belgrado
di farle cenno, giacchè a lui ho voluto
la-
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DEL MEDESIMO
XXXII.
Parma 2. febbrajo iy56.
Mo, t5 obbligo le lio non men del dono ,
cbe della commissione , l’uno e l’altra pie-
namente onorevoli per me. Stamattina en-
trambì gli esemplari l’uno dal signor con-
te Sanvitali a Madama reale, l’altro al real
Jnfante dal padre Belgrado sono stati pre-
sentatì. Del primo le darà nuove il cava-
liere ; del secondo la posso far certa d’un
pienissimo gradimento condito con le più
vive e clementi espressioni, anzi dolci que-
rele del non averla veduta l’anno scorso ,
a che iì padre Beìgrado ha soggiunta de!
suo qualche speranza di rivederla , e ciò
l’Insante ha avuto carissimo non men che
il libro, cui certo era di leggere impazien-
te. Di questo m’incarica il padre Belgrado
di farle cenno, giacchè a lui ho voluto
la-