L E T T K R E
186
D E LL’ A B A T E
BETTI.NELLI
LVIII.
Venezìa i5. settembre ìjSg*
Ho quì veduta la prima volta la nuova
eclizione de’ suoi sciolti colla lettera a ma-
dama du Boccage; e come de’ nuovi versi
in questa pubblicati ho preso il piacer gran-
de che le sue cose m’ han sempre dato ,
così qualche cruccio lio preso deììa lette-
ra. E perchè penso che più volte ha ella
già protestato e che può nuovamente torna-
re a farlo, io la prego di perdonarmi e di
Bnire. Alle prime non mi son mosso, ri-
guardando queste cose come piccole , e
avendo orrore d’un’aria di pedanteria, che
disonora tante genti di lettere ; giacchè il
mondo grande mira con più indisserenza ,
che non si crede, taicose, e ride poì del-
le persone che ne san troppo caso . lo spe-
ro
186
D E LL’ A B A T E
BETTI.NELLI
LVIII.
Venezìa i5. settembre ìjSg*
Ho quì veduta la prima volta la nuova
eclizione de’ suoi sciolti colla lettera a ma-
dama du Boccage; e come de’ nuovi versi
in questa pubblicati ho preso il piacer gran-
de che le sue cose m’ han sempre dato ,
così qualche cruccio lio preso deììa lette-
ra. E perchè penso che più volte ha ella
già protestato e che può nuovamente torna-
re a farlo, io la prego di perdonarmi e di
Bnire. Alle prime non mi son mosso, ri-
guardando queste cose come piccole , e
avendo orrore d’un’aria di pedanteria, che
disonora tante genti di lettere ; giacchè il
mondo grande mira con più indisserenza ,
che non si crede, taicose, e ride poì del-
le persone che ne san troppo caso . lo spe-
ro