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L E T T E R E
D I
GIUSEPPE PECIS
II.
Milano 7. ottobre iy5g*
C^ual mai poteva suceedermi pìù aggra°
devole sorpresa, che quella di vedermi ono-
s-ato di una lettera di V. S. Illustrissima ;
e che poteva io mai dì più glorioso alla
dissertazione , che ho stampata , desiderare,
che Fapprovazione dell’allievo de’primispi-
riti dì Europa, dell’autore di tante opere
ragionate e ìeggiadre, dell’ornamento prin-
cipaìe della nostra Italia? Mi ha yeramen-
te il padre Frisi fatto sapere, che avea Y.
S. Illustrissima di queìla mia bagattella fat«
to qualche caso ; ma non mi sarei mai tan-
ta sorte aspettata. Ne sento, quanto deb-
bo, tutto il pregio, e per sì gentil degna-
zione rendo a Y. S, Ilìustrissima quelle gra-
zie, che posso maggiori. Giacchè dopo si
ri-
L E T T E R E
D I
GIUSEPPE PECIS
II.
Milano 7. ottobre iy5g*
C^ual mai poteva suceedermi pìù aggra°
devole sorpresa, che quella di vedermi ono-
s-ato di una lettera di V. S. Illustrissima ;
e che poteva io mai dì più glorioso alla
dissertazione , che ho stampata , desiderare,
che Fapprovazione dell’allievo de’primispi-
riti dì Europa, dell’autore di tante opere
ragionate e ìeggiadre, dell’ornamento prin-
cipaìe della nostra Italia? Mi ha yeramen-
te il padre Frisi fatto sapere, che avea Y.
S. Illustrissima di queìla mia bagattella fat«
to qualche caso ; ma non mi sarei mai tan-
ta sorte aspettata. Ne sento, quanto deb-
bo, tutto il pregio, e per sì gentil degna-
zione rendo a Y. S, Ilìustrissima quelle gra-
zie, che posso maggiori. Giacchè dopo si
ri-