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J) E L COETTE
ALGAROTTI
IV.
/"7/Zo. 7, maggio 1745.
Bene ella si appose in credendo che da
me le venissero le lettere di Polianzio so~
pra il Caro ; ma non così bene , sig. con-
te padrone riveritissimo, in ricevendole co-
me effetto della mia gentilezza, e non piut-
tosto come testimonio del mio dovere ver-
so lei e dì quella infìnita stima, che io ho
così delle gentilissime sue maniere , come
del valor suo neìle lettere, e della sua dot-
trina. Bensì io debbo, sig. conte padrone
riveritissimo, riugraziarla senza fìne ch’ ella
abbia voìuto ricever queste lettere con tan-
ta umanità corae ha fatto, e debbo meco
stesso congratularmi del giudizio ch’ella ne
reea ; di cui non 10 se potesse esser per
£71
J) E L COETTE
ALGAROTTI
IV.
/"7/Zo. 7, maggio 1745.
Bene ella si appose in credendo che da
me le venissero le lettere di Polianzio so~
pra il Caro ; ma non così bene , sig. con-
te padrone riveritissimo, in ricevendole co-
me effetto della mia gentilezza, e non piut-
tosto come testimonio del mio dovere ver-
so lei e dì quella infìnita stima, che io ho
così delle gentilissime sue maniere , come
del valor suo neìle lettere, e della sua dot-
trina. Bensì io debbo, sig. conte padrone
riveritissimo, riugraziarla senza fìne ch’ ella
abbia voìuto ricever queste lettere con tan-
ta umanità corae ha fatto, e debbo meco
stesso congratularmi del giudizio ch’ella ne
reea ; di cui non 10 se potesse esser per