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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 14): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-14]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28092#0311
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1 N E D 3 T E » 5o5

notte seguente sudò in copia lo stesso bal.
samo, cosicchè tutta la camera sentiva di
quelì’odore , il quale anche gli usciva dal
capelìi nel pettinarsi . Quel che dobbiate
credere voi vel vedete. La lettera mi pa~
re scritta con desiderio smoderato di destar
ìì rnirabile e di dar nome alF Italia . Gli
esempj si sono presi sopra un vescovo e
su aìtre persone tutte ignoranti, e che age-
voìmente prestano fede ai miracoli della
dsica; moltòpiù, che, come accorda il me-
desimo autore, ricaddero poco dopo neU’ìn-
disposizioni di prima . Ammesso, che l’elet-
trizzaaiorie possa cagionar in noi dei movi-
menti o utili o perniciosi, a misura delìe
disposizioni in cui ci trova, e che aìcune
materie poste nel tubo giovino ad accrescer
l’efsetto (iì che si accorda da tutti), è poi
faciìe alla gente poco istrutta il credere ,
che quelle materie medicinali trapassino es-
se medesime ia noi, e istantaneamente ope-
rino . II signor Pivati è leggista di profes-
sione, non è medico; è poco iilosofo, ed
è assistito da persone meno intendenti di
lui. Giorni sa gli ho parlato, mentre non
lo conosceva innanzi, e Fho trovato per-

sona
 
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