Inedite. 365
Clearco clie fu il primo tra’ Greci a com»
porre romanzi, ci si conta il notato nume-
ro d’aani vuoto di romanzatori (1). Da’Gre-
ci e deìi’Jonia e delI’Attica furono, segue
egli a dir , tramandate a’ Sibariti le favole
milesie, e da questi a’Romani. Intorno a
Sibariti s'è già veduta la disfìcoltà, che non
è forse leggiera ; intorno a’Romani le fa-
yole atellane , così dette da Atella città dell’
Etruria, i versi fescennini che conteneva-
no cose oscene , e gli spettacoli che dal-
le città toscane passarono in Roma , po-
tranno mostrare una strada alle congetture
più sicura di quella che ci addita l’Uezio.
Innondarono poscia ì’Europa le nazioni set-
tentrionali. I Saracini portarono i romanzi
nella
(1) Non si sa in qual tempo sia vivuto Ari-
stide. Altro non ne dice Ovidio se non che
Junxit Aristides mìlesia vrimina secum ;
Pulsus Aristides nec tamen urbe sua est.
Sia che si vuole , non iscrisse questi che favole »
e non romanzi . Lo stesso si debbe dir di Si-
senna , come attesta Plutarco , di Virgilio, di
Ovidio, e delle savole saltiche di Lucano .
Clearco clie fu il primo tra’ Greci a com»
porre romanzi, ci si conta il notato nume-
ro d’aani vuoto di romanzatori (1). Da’Gre-
ci e deìi’Jonia e delI’Attica furono, segue
egli a dir , tramandate a’ Sibariti le favole
milesie, e da questi a’Romani. Intorno a
Sibariti s'è già veduta la disfìcoltà, che non
è forse leggiera ; intorno a’Romani le fa-
yole atellane , così dette da Atella città dell’
Etruria, i versi fescennini che conteneva-
no cose oscene , e gli spettacoli che dal-
le città toscane passarono in Roma , po-
tranno mostrare una strada alle congetture
più sicura di quella che ci addita l’Uezio.
Innondarono poscia ì’Europa le nazioni set-
tentrionali. I Saracini portarono i romanzi
nella
(1) Non si sa in qual tempo sia vivuto Ari-
stide. Altro non ne dice Ovidio se non che
Junxit Aristides mìlesia vrimina secum ;
Pulsus Aristides nec tamen urbe sua est.
Sia che si vuole , non iscrisse questi che favole »
e non romanzi . Lo stesso si debbe dir di Si-
senna , come attesta Plutarco , di Virgilio, di
Ovidio, e delle savole saltiche di Lucano .