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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 14): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-14]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28092#0374
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566 L E T T E R E

neila Spagna , e i Francesi gli appresero j
poscia ai tempo di Carlo Magno useirono
le romanzesche invenzioni dalle parti della
Francia vicine alia Spagna, e particolarmen-
te dalla Provenza , che poi col passaggio
dei conti di Provenza nelle due Sicilie qui-
vi si traspiantarono , lo non nego questo
passaggio, nè ciò che si dice per congettu-
ra dal signor Manni (i) , clie le ixnzioni
dei romanzi avessero origine dalle soìe oriem
tali, lette , ovveramente udite nell’occasio-
ne delle crociate , e dei passaggi che si
facevano oìtremare ; ma son persuaso col
Gravìna, che il Bojai'do da molto pìà lim-
pida e larga 'vena abbia tratto Vìnvenzio-
ne , e V espressione sua , cioè da’ Qreci e
Batini in cui era versato, senza che a tor-
bidi torrenti de’ Provenzali dovesse ricor-
rere (a). 11 Giraldi poi scrisse, ciae Luigi

Pulci

(t) Lezioni di lingua toscana. Yol, a. Lez. ìa.

(2) II Gravina dice anche di più , cioè che
il Pulci abbia voluto ridurre in beffa lutte
le invenzionì romanzesche sì provenzali co-
me spagnuole, con applicare opere e rncytiie-
re buffonesche a cjiie paladim.
 
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