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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 14): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-14]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28092#0409
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Inbdite. 401

Qualis ubi abruptis fugit prcesepia vinclis
Tandem ìiber equus, campoque potitus aperto ;
.Autille inpastus, armentaque tendit equarum;
yiut assuetus aquce perfundi flumine noto
Hmicat ; arrectisque fremit cervicibus cilte
Luxuriansfuduntquej ilbce per colla ,per armos *

Che ne dite, yeneratissimo signor con»
te, che ne dite? Yoi ben vedete che egli
cammina in tutto su l’orme di Qmero :
pure nel quadro di Yirgilio si scorge un
certo franco pennelleggiare, per cui parmi
che yolendo egli l’altro imitare nell’atteg-
giar quel belìissimo gruppo, che ci presèn-
tano i greci versi, l’abbia poi superato. li
Tasso egìi pure troppo conobbe !a bellezza
di questa immagine per rson esprimeria in
quell’ottava :

Come destrier, se da le regie stalle,

Ov a l’uso de V armi si riserba,

Fugge libero cd fin ; per largo calle
Va tra gli armenti o alfiume usato o a l’ erba „
Scherzan su ’l collo i crini e su le spalle ;
Si scote la cervice alta e superba ;
Suotiano i piè nel corso, e par ch’avvampi,
Dì sonori nitriti empiendo i campì.

To: XIY» C c Qra
 
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