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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 17): Lettere Francesi — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-17]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28095#0028
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i8 Lettere

stampato con la sua oda sopra la morte
della margravia di Bareith. É forse una
delle cose più eloquenti, che sieno uscite
da quella penna. Ho letto aucora il suo
Socrate, oà il-y-a beaucoup de choses fort
plaisantes . Non ho veduto ancora nè Y Ec-
clesiaste, nè la C-antica; ma ho scritto per
avergli. Che non darei per avere un qual-
che squarcio dell'arte d’amare, o della Can-
tica dell’incomparabile Bernard? Yoltaire,
molto tempo innanzi che uscisse nel pub-
blico la Pulzella, me ne diede un canto,
con patto che non sarebbe uscito di mia
mano ; ed io fui religioso osservatore della
mia parola. Qualunque patto io farei per
avere qualche versi del nostro Bernard. Io
ne ho alcuni pezzi a memoria dettimi già
da Voltaire a Berlino. Non ho niente ve-
duto di piü grazioso, di più elegante, di
più hno, di più caro. Hanno acceso in
me una sete ardentissima di sentire tutto
quel poeiua. Le giuro che una delle ra-
gioni fortissime che mi inoveano a fare il
viaggio di Parigi era questa appunto di udi-
re quel poema. Ora ella vede che questa
benedetta pace non ci vuol mostrare il suo

ulivo ;
 
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