SÜI TriümVîRâto.' 187
Fu (1) costui discepolo nell’ arte milita-
re di Mario, di cui seguï le parti, imito
le virtù. e detesto le crudeltà; virtuoso ed
umano in rnezzo alla furia delle proscrizio-
ni e delle guerre civili, amator della pa-
trîa alla testa d’ un partito, e yincitor del-
le legioni roinane con una truppa di bar-
bari ; cosi invitto ne’pericoli come ne’pia-
ceri, fecondo di stratagemmi, di fatiche e
di vîgdanza prodigo, presente di spirito
negl’ improvisi casi, e provido ne’remoti,
eguaimente politico che capitano, e che si
serviva delia conoscenza delle cose natura-
li per mantenersi in credito e riverenza
appo coloro, de’ (|uali il inaraviglioso fu
înai sempre signore e tiranno (2). Ebbe
con
(1) Piut. in Sertorio.
(2) Racconta Plutarco in Sertorîo tl’ una
cerva, ch’ egli aveva aîla guisa che dicesi di
Maometto avere avuto una colomba :
E debbono ( i -principi) tutte le cose, che na~
scono in favorc di cjuella (religione ) ( come-
chè le giudicassero salse ) féavorirle et accre~
scerle ; e tanto pih lo debbono fare , c/uanto
pih prudenti sono, et tjuanto pih conoscitori
dellô
Fu (1) costui discepolo nell’ arte milita-
re di Mario, di cui seguï le parti, imito
le virtù. e detesto le crudeltà; virtuoso ed
umano in rnezzo alla furia delle proscrizio-
ni e delle guerre civili, amator della pa-
trîa alla testa d’ un partito, e yincitor del-
le legioni roinane con una truppa di bar-
bari ; cosi invitto ne’pericoli come ne’pia-
ceri, fecondo di stratagemmi, di fatiche e
di vîgdanza prodigo, presente di spirito
negl’ improvisi casi, e provido ne’remoti,
eguaimente politico che capitano, e che si
serviva delia conoscenza delle cose natura-
li per mantenersi in credito e riverenza
appo coloro, de’ (|uali il inaraviglioso fu
înai sempre signore e tiranno (2). Ebbe
con
(1) Piut. in Sertorio.
(2) Racconta Plutarco in Sertorîo tl’ una
cerva, ch’ egli aveva aîla guisa che dicesi di
Maometto avere avuto una colomba :
E debbono ( i -principi) tutte le cose, che na~
scono in favorc di cjuella (religione ) ( come-
chè le giudicassero salse ) féavorirle et accre~
scerle ; e tanto pih lo debbono fare , c/uanto
pih prudenti sono, et tjuanto pih conoscitori
dellô