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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 17): Lettere Francesi — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-17]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28095#0198
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l88 S A G G I o

con costui la peggio in tutti gl’ incontri il
magno Pompeo; poichè e Laurone, ch’ egli
era venuto a soccorrere, fu da Sertorio
brugiata su gli occhi suoi , e nel territorio
di Sagunto fu da lui rotto .in battaglia, e
appena che colla fuga salvossi a Sucrone;
talchè Sertorio ebbe a dire, che se non ve-
niva îa vecchia ( intendendo Metello, ch’
era venuto in soccorso a Pompeo ) avrebbe
rimandato a casa il fanciullo (1).

Finalmente dopo aver dato di molta noja
all’ uno e all’ altro, fu da Perpenna ucciso
fra i biccbieri e il vino. Cosï cadde questo
grand’uomo per l’ ambizione di tale, che
non era buono nè a ubbidire nè a coman-
dare (2) ; e con esso cadde il partito suo,

facil

delle cose ?iaturali. Et perchè questo modo
è stalo osservato dagli uomini savj, ne è
nata la opinione dei miraçoli, che si cele-
brano nelle religio?ii eziandio false; perchè i
prudenti gli aumentano, da c/ualunque prin-
cipio essi nascano ; et l' autorità loro dà poi
a cjuelli fede appresso a qualuncjue. Mac-
chiavelli cap. 1 2 , lib. I. de’ Discorsi.

(1) Plut. in Sertorio .

(2) Id. ibid.
 
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