SUL TrïUMVIRATO. 2S7
Non si vids mai forse al mondo nè piu
gran moto, nè più grande espettazione di
questa. Sconvolto era ogni ordine, oppres-
so ogni diritto, e condannate ad un ver-
gognoso silenzio le sante leggi. Quel sena*
to, che parve già a Cinea rni concilio di
venerabili re, non era piu che una trup-
pa di ladroni, che volean per capo Pom»
peo ; e l’ eloquenza de’ triburxi, voce già
della patria, era Forgano della corruzione,
e la mercede dell’ oro di Cesare. II bei
nome di libertà ricopriva la violenza degli
uni, e la sfrenatezza degli altri quel di
giustizia. In tanto disordine di cose propo-
se il senato il fatal decreto, che dovesse
Cesare a un di prefîsso deporre il gover-
no, e nol facendo fosse dichiarato nemico
della repubblica. Yi si oppongono M. An-
îonio e Q. Cassio tribuno della plebe. Al-
tro non fece questa opposizione, tremenda
e decisiva in altri tempi,' se non che si dé-
cretasse del supplizio degli autori di ëssa,
i quali si rifuggirono perciô a Cesare, a cui
diedero, come avea preveduto Cicerone (1),
il
CO Ire autem ( Caesarem ) ad arma, aut
To: XVII. R tianc
Non si vids mai forse al mondo nè piu
gran moto, nè più grande espettazione di
questa. Sconvolto era ogni ordine, oppres-
so ogni diritto, e condannate ad un ver-
gognoso silenzio le sante leggi. Quel sena*
to, che parve già a Cinea rni concilio di
venerabili re, non era piu che una trup-
pa di ladroni, che volean per capo Pom»
peo ; e l’ eloquenza de’ triburxi, voce già
della patria, era Forgano della corruzione,
e la mercede dell’ oro di Cesare. II bei
nome di libertà ricopriva la violenza degli
uni, e la sfrenatezza degli altri quel di
giustizia. In tanto disordine di cose propo-
se il senato il fatal decreto, che dovesse
Cesare a un di prefîsso deporre il gover-
no, e nol facendo fosse dichiarato nemico
della repubblica. Yi si oppongono M. An-
îonio e Q. Cassio tribuno della plebe. Al-
tro non fece questa opposizione, tremenda
e decisiva in altri tempi,' se non che si dé-
cretasse del supplizio degli autori di ëssa,
i quali si rifuggirono perciô a Cesare, a cui
diedero, come avea preveduto Cicerone (1),
il
CO Ire autem ( Caesarem ) ad arma, aut
To: XVII. R tianc