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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 17): Lettere Francesi — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-17]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28095#0416
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4oG S A G G I O

Egli è aramirabile come abbia Cesare be-
11e inteso questa massima, che chi ofsende
il pubblico non osfende nessuno : poichè
ognuno prende parte in ciô che il tocca
da vicino, e niun vuol esser martire di
una causa che gli è comune con tutti .
Quanto concerneva in questa legge i parti-
colari, che aveano possessioni ne’due agri,
era temperato in modo, che non n’erano
costoro offesi, e piuttosto erano vantaggia-
ti. Era stabilito che il pubblico dovesse
comperare queste possessioni per dividerle
al popolo co’ dinari che avesse ritratto dal-
le prime conquiste. In tal modo coloro
che iion desideravan vendere, sperar po-
teano che le cose avrebbono cangiato per
îa Iunghezza dei tempo; e coloro che aves-
ser voluto vender con vantaggio, non do-
veano dubitare di trovar buon patto trat-
tando col pubblico, e col pubblico gover-
nato da Cesare .

.Non volendo egli sul bel principio urtar
di fronte e ofsendere il senato, per trar-
si addosso meno nemici che possibil fosse
in un tempo, in cui non istudiava che a
farsi degli amici ; fece una bella aringa a

Bi-
 
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