sul Triumvirato. 445
virtù dell’animo, tra lor fosse recata ; è
che riguardarsi potevano come gli Spartani
delle Fiandre. Con costoro venne a gior-
nata sulle rive della Sainbra, dove le sue
genti soprassatte dall’ improvviso assalto e
dall’impeto de’nemici cominciavano a pie-
gare, e senza dubbio sarebbono state rot-
te, se Tito Labieno non avesse a tempo
mandato soccorso agli stancbi, e Cesare
stesso combattendo fra i primi non avesse
sostenuto la cadente fortuna della ciorna-
ta (1). .
Questa fu la prima volta, che le Fian-
dre orride allora e selvose videro l’ aquile
romane ed ordinati eserciti ; esse , che in
culte campagne ed in grassi prati poscia
distinte, divenir doveano cosï famoso tea-
tro di guerra, sentir tante volte I’ arte di
Vauban, e veder le azioni de’Farnesi, de-
gli Eugenj, de’Nassau, de’Maiborough e
de’ Turenne ,
L’anno seguente ebbe Cesare ad ammi-
nistrare un’ altra guerra non meno impor-
tante
(1) De Bello Gallico, lib. II. cap. i3.
virtù dell’animo, tra lor fosse recata ; è
che riguardarsi potevano come gli Spartani
delle Fiandre. Con costoro venne a gior-
nata sulle rive della Sainbra, dove le sue
genti soprassatte dall’ improvviso assalto e
dall’impeto de’nemici cominciavano a pie-
gare, e senza dubbio sarebbono state rot-
te, se Tito Labieno non avesse a tempo
mandato soccorso agli stancbi, e Cesare
stesso combattendo fra i primi non avesse
sostenuto la cadente fortuna della ciorna-
ta (1). .
Questa fu la prima volta, che le Fian-
dre orride allora e selvose videro l’ aquile
romane ed ordinati eserciti ; esse , che in
culte campagne ed in grassi prati poscia
distinte, divenir doveano cosï famoso tea-
tro di guerra, sentir tante volte I’ arte di
Vauban, e veder le azioni de’Farnesi, de-
gli Eugenj, de’Nassau, de’Maiborough e
de’ Turenne ,
L’anno seguente ebbe Cesare ad ammi-
nistrare un’ altra guerra non meno impor-
tante
(1) De Bello Gallico, lib. II. cap. i3.