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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 17): Lettere Francesi — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-17]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28095#0466
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456 S A G G I O

la Magna, benchè i suoi termini moîto piii
là, massime yerso oriente, si stendessero,
che ora non fanno, nè una ricca Slesia,
nè una industriosa Sassonia, nè una fera-
ce Svevia, che accender potessero e tenta-
re 1* avidità del conquistatore.

Questo paese, ricco oggidi di miniere e
di ogni copia di biade, torreggiante di cit-
tk e di castella, che ha prodotto, se non
le arti le più ricercate, alcune almeno del-
îe più utili al genere umano, altro quasi
non era allora, che un’immensa foresta da
paludi qua e là imbrattata, simile a quelle
che sussistono ancora in Lapponia ed in
Moscovia ; e di cui gli eruditi tedeschi cer-
cano nel loro paese le reliquie coila mede-
sima attenzione e riverenza, con cui ricer-
cano i nostri in Italia i rottami delle cu-
rie, degli anfiteatri e de’tempj. In queste
foreste uomini duri come le quercie cho
li coprivauo, e feroci come le beive fra
Ie quali viveano, soldati per educazione e
per bisogno di miglior clima e nutrimento
migliore, erano piuttosto da allontanare da
proprj culti, che da gire a provocarli nel-
le loro tane.

- Ales*
 
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