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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 17): Lettere Francesi — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-17]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28095#0477
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S U L T R I ü Ï»I V I R A T O /iGy

tempo gli alloggiamenti di Sabino e di
Gotta (1). Ognun sa che il campo romano
era una specie di cittadella quadra, che si
rinovellava e rifabbricava ogni sera , quan-
do anco marciavano in paese amico, e che
più forte rendeasi quand’ erano alle stanze
in paese sospetto. Rispinto Ambiorico, e
yeggendo non poter riuscire nell’ impresa
fino a tanto che i Rornani tenessero il cam-
po, simulata amicizia, pensô a ritrarneli,
e sotto l’ornbra de’trattati e del giuramen-
to ad opprimerli. Venuto a parlamento dis-
se: tutte le Gallie essere in armi e in mo-
to5 alla cui torrente non avere potuto in
modo niuno resistere; sè altro non volere
che liberar la comunità dall’ aggravio delle
stanze, e pregare i Romani a volersi porre
in salvo, prirna che scoppiasse il turbine,
il che potean fare per lo paese suo con,
ogni sorta d.i sicurezza,

Nacque su oiô gran dispatere tra’ luogo-
tenenti ; e dopo molto altercare, Sabino,
che yolea si prestasse intieramente fede ad

Am*

(i) De Bello GalHco, lib. V, cap, i3,

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