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rispose a questa sublime risposta la Iunga
resistenza, ch’e’ sece con un pugno di gen-
te ad una nazione intera, che l’ arti dell’
oppugnazione aveva già appreso, e che i
maestri e vincitori suoi coll’ armi lor pro-
prie offendeva (i). Ma vano infine sarebbe
stato qualunque valore, se trovato il mo-
do da Cicerone di avvertir Cesare in quan-
ta angustia trovavasi, non fusse questi vo-
lato con due legioni al soccorso ; alla vol-
ta delle quali, lasciato 1’ assedio, mossero
ben presto i Galli. Se Cicerone credette
convenevole alla romana grandezza di non
dimostrare il menomo timore, allorquando
la salute dipendeva in tutto dalla virtù ;
non indegno della medesima grandezza ri-
putô Cesare il simulare in ogni xnodo ti-
mor de’ barbari ; poichè Ia vittoria era prin-
cipalmente posta nell’ accortezza e neli’ ar-
îe. Ristretti quanto più polè gli alloggia-
inenti, chiuse le porte del campo, e ripa-
ratolo più del solito, e tali altri argomenti
usan-
(1) De Bello Gallico, lib. V. cap. 17.
Institutas turres, testudines, munitiones-
sjuc hostium (Caesar') admiratur. Ibid. c. 20.
rispose a questa sublime risposta la Iunga
resistenza, ch’e’ sece con un pugno di gen-
te ad una nazione intera, che l’ arti dell’
oppugnazione aveva già appreso, e che i
maestri e vincitori suoi coll’ armi lor pro-
prie offendeva (i). Ma vano infine sarebbe
stato qualunque valore, se trovato il mo-
do da Cicerone di avvertir Cesare in quan-
ta angustia trovavasi, non fusse questi vo-
lato con due legioni al soccorso ; alla vol-
ta delle quali, lasciato 1’ assedio, mossero
ben presto i Galli. Se Cicerone credette
convenevole alla romana grandezza di non
dimostrare il menomo timore, allorquando
la salute dipendeva in tutto dalla virtù ;
non indegno della medesima grandezza ri-
putô Cesare il simulare in ogni xnodo ti-
mor de’ barbari ; poichè Ia vittoria era prin-
cipalmente posta nell’ accortezza e neli’ ar-
îe. Ristretti quanto più polè gli alloggia-
inenti, chiuse le porte del campo, e ripa-
ratolo più del solito, e tali altri argomenti
usan-
(1) De Bello Gallico, lib. V. cap. 17.
Institutas turres, testudines, munitiones-
sjuc hostium (Caesar') admiratur. Ibid. c. 20.