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Amico, Bernardino
Trattato delle Piante & Immaginj de Sacri Edifizi di Terra Santa: Disegnate in Ierusalemme secondo le regole della prospetiua & uera misura della lor grandezza — Firenza, 1620 [Cicognara, 3932]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28446#0018

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DI TERRA SANTA. 5

numero 50. si và allasuperficie,e sotto all’arco, che fà,vi stà vn poggio da
led(sre,con vn quadrO dipietra,doue Ipesiò i Padri insieme con Peìlegrini
nel ritorno delle visite de luoghi circóuicini lògiiono mangiare. 43. Que-
sta e vna loggia lcoperta,oue li sale p cinque gradi,& il suo piano và vgua-
le alle feneitre delle sudetteo Cellesotto ilpiano de quali gradi v’è vn cam-
mino, doue si lcaldano al tempo dell’Inuerno, & vi si lcalda l’acqua per.
lauare i piedi a’ Pellegrini. 34. Stanze per i Pellegrini, la maggiore è lun-
ga palmi cinquanta,e larga ventisei,e saltre due, palmi venti, e ventuno,e
mezzo. 33. Quefia è vna fianza, che chiamano di San Girolamo, la qua-
le sempre e habitata da qualche deuoto Frate per deuotione di quelGlo-
rioso Santo, & è palmi ventilèi per quadro, e tutte queste stanze insieme
hanno ìlloro lume dallaTramontana. 28. La Chielàdi SantaCaterina,
nella quale dicono, e si tien per certó, che venendo la sudetta Santa à visi-
tare questi sacri, e lanti luoghi sia stata lposata da Christo j e però in que-
ito luogov’è la medesimaìndulgenza,ch’ènelmonteSinai,e serueper
i Pellegrini, che non hanno il modo p'er mancamento di danari, ò d’altro
impedimento perandarealdetto Monte. 15. QuiuièrAltarmaggiore,
douecontinouamentepolàilSantisiimoSacramento. 32. IlChorodo-
ue notte, e giorno officiano i nostri Padri .3 r. Luogo doue si tien Folio
perle lampade,che continuamente ardono,e sono lampade ventuna. 30.
La scala,per laquale si sale al sudettoluogo,cheé vna Cella piccoIa,ma bel
la,e deuota molto, e piglia il suo lume da Leuante, e per Ostro hà vn pic-
ciol buco, che rilponde alla Chiesagrande, e vi si vede la porta del Santisi-
simo Presepio,e chiamasi questaancora stanzadi S. Girolamo, nellaqua- >
le lo habitai per sei Mesi,quando ero quiui Guardiano, benche indegna**
mente. iz. Lascala,perlaquales’ascende,ediscendeneluoghi sotter-
ranesicioè al Santisiìmo Presepio, & altroue : il vacante di quelta Chiesa c
palrni cento trentanoue lungo, e ventilètte,e mezo largo. Le muraglie,
che so no tre, la prima è palmi vndici, la seconda è palmi dieci,e la terza è
palmi sedicsie tre oncie ; la volta è tonda,e pasiato il Cortile v’è vi)a lcalet-
tasegnataco’lnumero 30. perlaqualesilàglienelpianodelle Celledei
Frati, e siotto di quella v’è la porta dell’horto, e si discende tre gradi. 36.
El’horto. 38. e vnaloggettalcoperta,doue i Padri sogliono andarla
sera à veder vna bella, e Ipatiolà vista, che se bene d’altre parti se ne pos-
sono vedere,egoderemolt’altre,questa nondimeno èpiù frequentata
per elser più remota, e difelà dal vento Ponete Garbino, che si leua ver-
so le ventun’hora, c dura fino à notte. Da questo luogo si vede la Grotta
doue staua Dauid,quando tagliò la veste à Saul in Engaddi, e doue era la
vigna del Balsamo \ si vede quasi il Mar morto,montagne alprisiime,colli,
piani, molti poderi,& edifici per G reco Leuantejdiscosto vn buon miglio
nel basiò, come in vn’antro,si vede vn beliisiimo Monastero di Santa Pau

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