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Amico, Bernardino
Trattato delle Piante & Immaginj de Sacri Edifizi di Terra Santa: Disegnate in Ierusalemme secondo le regole della prospetiua & uera misura della lor grandezza — Firenza, 1620 [Cicognara, 3932]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28446#0031

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II

TRATTATO DE’ SACRI EDIFICII.

nate, com’hò detto di bianco ìnarmo. Lalittera C. è l’Altare de Magi,
così detto, perche in quel luogo itaua la Beata Vergine co’l Santo Bambi-
no,quando vennero per adorarlo,& ostèrirgh in dono,oro,incenso, e mir
ra, le quali coiè riposano lopra il poggetto segnato co’l num. ^. II sudet-
to Altare è alto palmi cinque, e lèi oncie , sopra del quale posa vn bel qua-
dro di mano delsEccellente Pittore Giacomo Palma, che rappresenta la
sudctta historia. L’Altare e di marmo lungo palmi sèi,e tre largo,e di grost
sezza oncie cinque,e sopra ilpiano e congiunto al sudetto Poggio, che for
ma vn semicirculo vcrlò Ostro,e Ponenteftacendo vn’angolo retto,sopra
il quale posti vna piccola Colonna di sèrpentino senza ornamento, è alta
quattro palmi, e di diametro sei oncie, la qual sostiene poi la grotta deil’i-
stessa piazzavnitaco’lSantoPresepiojil pauimento di questa speloncaè
tutto ornato di lastre di marmo,& e di lunghezza palmi dieci, e largo pal-
mi sei,& oncie tre,& il Cielo con quel che contiene intorno la sudetta Ipe-
lonca restanella prima materiaftènz’altro ornamento ; ma solo con quella
stmplicità ch’eraquando vi fùriposto ilSignore,il tutto ordinato dallo
Spirito Santo acciò rimanessè il segno e la memoria di si degno misterio.
Dalla quale simplicità, e purità si genera ne’ petti de riguardanti grandissì-
ma deuotione. II cjuadretto segnato co’l numero 3 ■ e vna colonna, che
lòstiene l’vna,e l’altragrotta,& è alta insieme con la base,e capitello palmi
dieci. II numero 12. sono le scale per le quali si làle alla Chiesà maggio-
re,igradisono dioncievndicil’vnod’altezza. Ilnumero 2. èvnlèclile
alto palmi due. II numero 1. è vna banca di legno, nella quale si ripon-
gono i vestimenti,& è doue si parano i Sacerdoti, per cclebrar la M esta, &
è alta quattro palmi,e dipiano cjuattro lungo,e trelargo.I numeri sono
inginocchiatoi di pietra di tuftò, e sono per quadro quindici oncie, e due
palmi, e tre oncie l’vno. Questa Chiesa è lunga da la porta sin’al scabeilo
della Natiuitàquarant’otto palmi,e dalscabello sino alla muragliadel nic-
chio palmi noue,& da angolo,ad angolo nell’entrare della porta sotterra-
nea pal. quattordici,e da i primi gradi dall’vna all’altra scala palmi vetisei.
II pauiméto di questa Chiesa è tutto di lastre di marmo;& ogni lastra è pal.
cinque per quadro. I muri lòno tutti incastrati di bellissime tauole pur di
marmo di palmi quattro larghe , e alte dieci l’vnainsino alle scale, le quali
poi insieme con le loropareti sono dal naturale,come s’e detto j ma sopra
le tauole, delle cjuali è incastrato il muro, v’è vn cordoncino di marmo
grossb due oncie, e sopra questo posà la volta di pal. diciotto tutta di Mu-
làico, doue appaiono diuerlè historie, le quali mal si possono rafftgurarc
per essère la detta volta tuttaaffumicatadalle lampade, che vi ardonodi
continuo,esòno noue al luogo dellaNatiuità,e sèi al Presepio, mantenu-
te tutteà spese de Padri, e due altre nel mezo della volta, delle quali han-
no curagl’Armenqe ciòlifùdainostri Padriconcesso pergratia partico-
 
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