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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. I
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Venturi, Adolfo: Il "@Cupido" di Michelangelo
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0026
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4

ARCHIVIO STORICO DELL'ARTE

Milanese non era passato senza biasimo del Cardinal di San Giorgio ? Questi aveva radunate
nel suo palazzo molte statue, di quelle che allora si andavano disotterrando nei dintorni di
Roma; 1 e non era animato, come tutti i primi collettori, che da amor dell'antico. Onde il
Vasari, in via di commento al Condivi, scrisse che il Cardinale non aveva conosciuta " la
virtù dell'opera, che consiste nella perfezione, che tanto sono buone le moderne quanto le an-
tiche, pur che sieno eccellenti. „ 2 Or bene, noi non sappiamo come avvenisse la cessione della
statua a Cesare Borgia, che non si dilettava di antichità; e come possiamo ritenerla invero-
simile? Chi insegna a noi che Baldassare rivendesse per antico il Cupido, e non come cosa
bellissima magnificata dagli artisti di Roma, non persuasi, come scrive il Vasari, che ne fosse
autore il giovane Michelangelo? Ma lasciando anche questa discussione, noi stimiamo che il
Lange a torto, senza valutare e conoscer bene il materiale storico che ora verremo espo-
nendo, ricusasse di prestar fede al Condivi, cioè che il Cupido giungesse a Mantova, ove
fu ornamento dello studiolo d'Isabella ci' Este Gonzaga. 3

Quel prototipo di gentildonna del Rinascimento, desiderando adornare di pitture e di antica-
glie preziose il suo studio in Corte vecchia presso la grotta, mentre dal Mantegna, da Leonardo
da Vinci, da Giambellino, dal Perugino, ecc., invocava quadri, ai principi, ai famigliari, agli am-
basciatori suoi, ad antiquari, a scultori, faceva istanza perchè le fornissero antichi cimeli. Iniziata
al culto dell'antichità, la Marchesana, che a Virgilio voleva dedicare un monumento, sentiva tutta
l'eloquenza dell'arte classica. Nel 22 febbraio 1502 scriveva al Cardinal d' Este suo fratello,
eccitandolo a provvederle cose antiche " perchè io mi pagaro d'ogni cosa, cioè de bronzo, o,
marmo, o, corniole, et ogni altra sorte de intaglij : che da la S. V. R.ma non poteria ricevere
magiore piacere... „4 Qualche mese dopo si porgeva occasione ad Isabella di valersi del fratello
suo, e di farsi ricambiare i doni di carpioni e di formaggio ; poiché il duca Cesare Borgia s'era
impadronito di Urbino, del castello ove tante cose d'arte erano raccolte. E così gli scriveva :

" Rme in Christo pater et Ille. Dne Frater honorandihe. Lo S. Duca de Urbino mio cognato
haveva in casa soa una Venere antiqua de marmore picola ma molto bona secundo la fama
et così un Cupido quale li donò altre volte lo Illu.mo S. Duca de Romagna. Son certa che
questi insieme cum le altre cose siano pervenute in le mane de lo predicto S. Duca de Ro-
magna in la mutatione de lo stato de Urbino. Io che ho posto gran cura in recogliere cose
antique per honorare el mio studio desideraria grandemente haverle ; nè me pare inconveniente
pensiere intendendo che la E. S. non se delecta molto de antiquità et che per questo facil-
mente ne compiacerà altri. Ma perchè io non ho domestichetia cum lei de sorte che senza
mezzo possi assicurarme de recercarla de simile piacere mè parso de usare de la aucthorità
de V. S. R.ma pregandola et dimandandoli de gratia che la voli et cum litere et cum messo
rechiederli in dono dicti Venere et Cupido cum tale efficatia che luij et me senio compiaciuti
et serò ben contenta, parendo cussi a V. S. R.ma, che la demonstri volerli per me et chio li
habbi facta grandissima instantia et mandato questo cavalaro a posta come facio, che per
uno piacere et gratia non poteria ricevere la majore da S. E. et V. S. Rma. a la quale me
racomando. Mantuse, 30 junij 1502.

„ Isabella Marchionissa Manttle. 7,5

1 F. Albertini, De mirabìlibus urbis. Eoma, 1509.

2 Vasari, Ed. Sansoni, VII, p. 148-49.

3 L'articolo di I. CartwRIGHT, The lost « Cupid » of Michelangelo (The Magazin of Art. London, 1885)
espone puramente il racconto del Condivi.

4 E. Archivio di Stato in Modena. Carteggio d'Isabella d'Este col card. Ippolito I. Lettera da Mantova,
22 febbraio 1502.

5 Gaye, Carteggio degli artisti, II, n. 5, p. 53 e 54 ; Carlo d'Arco, Delle arti e degli artefici di Man-
tova, v. II (Mantova, 1859). — Alvisi, Cesare Borgia duca di Romagna. Imola, 1878.
 
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