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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. I
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Il restauro della chiesa di San Francesco in Bologna
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0054

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IL RESTAURO DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO

IN BOLOGNA

A polemica che in questi giorni si ò svolta intorno ai lavori di
restauro alla chiesa di S. Francesco in Bologna, ha richiamato
l'attenzione sopra la monografia di questa chièsa, pubblicata
lo scorso anno dal signor Alfonso Rubbiani. 1 L' attualità del-
l' argomento offre quindi l'opportunità di fare una recensione di
questa monografia, per accompagnarvi alcune osservazioni ri-
guardo alle critiche mosse al restauro, il quale forma, dirò così,
T appendice pratica dell'opera del Rubbiani.
Poche parole di antefatto basteranno a mettere al corrente dell'argomento. La chiesa di
S. Francesco in Bologna, fondata nel 123(3, soppressa una prima volta all'epoca della rivo-
luzione francese, ed una seconda volta nel 1856, dopo che era stata restaurata e ritornata al
culto nel 1846, formò in questi ultimi anni oggetto di particolare attenzione per parte di un
benemerito Comitato di cittadini, il quale, propostosi l'arduo compito di salvare il monumento,
che era ridotto a magazzino militare, riuscì, dopo un lungo periodo di trattative ad'ottenere
che il Governo cedesse la chiesa al municipio e questi all'arcivescovo perche fosse riaperta
al pubblico e ridata all'arte. Il compito del restauro venne affidato al Rubbiani, il quale, men-
tre aveva cooperato ad ottenere il riscatto della chiesa, si era adoperato altresì a rintracciarne
la storia e le vicende, e a riunire tutti gli elementi necessari per la sua ricostituzione nella
forma primitiva. Infatti, pochi mesi dopo che era stato decretato il restauro, il Rubbiani pubbli-
cava la monografia della chiesa, corredata da documenti e da tavole grafiche nelle quali erano
concretate le linee fondamentali del restauro. La monografia si propone innanzi tutto di met-
tere in evidenza il carattere speciale che contraddistingue l'organismo costruttivo della chiesa.

La distinzione fatta a questo proposito dal Rubbiani fra lo stile romanico e 1' ogivale,
benché non discenda a considerazioni tecniche e ricerchi solo un effetto pittorico di contrasti,
riesce efficace, giacche conduce il lettore a rilevare come in Italia, per ragioni d'indole locale,
l'evoluzione dello stile romanico verso l'ogivale siasi compiuta assai lentamente, e come l'intro-
duzione delle forme tipiche dcll'arco-acuto non abbia potuto trasformare completamente l'orga-
nismo costruttivo il quale ha potuto così salvare molte forme caratteristiche dello stile lombardo.

Furono delle circostanze speciali, in opposizione quasi allo spirito locale, quelle che pro-
mossero un' applicazione completa dello stile ogivale ; poiché, mentre lo stile romanico si
sosteneva ancora coll'architettura vescovile e comunale, lo sviluppo dell'arco-acuto era deter-
minato dai nuovi ordini religiosi Francescani e Domenicani. In questo fatto, come osserva il

1 La Chiesa di S. Francesco in Bologna per Alfonso Kubbiani, con atlante di nove tavole. Bologna, Za-
nichelli, 1886.

R. Cattaneo, Alcune parole intorno ai restauri del S. Francesco in Bologna. Venezia, tip. Emiliana, 1ss7.
R. Cattaneo, Alcune altre parole, ecc. Bologna, 1887. Vedi anche giornali La Striglia di Bologna e Arte
e Storia di Firenzo.
 
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