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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. I
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Miscellanea
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Fasc. III
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Venturi, Adolfo: Gian Cristoforo Romano, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0074

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52

ARCHIVIO STORICO DELL'ARTE

del secolo venduto dalla Camera Apostolica a privati.
Dagli attuali proprietari esso è stato indegnamente
manomesso, vendendone pezzo per pezzo i camini, gli
architravi, gli stipiti delle porte, i battenti, le fine-
stre, i soffitti decorati.

11 Ministero, avuto sentore che le porte intagliate
erano state ultimamente vendute dai proprietari, ne
ha ordinato il sequestro, valendosi delle disposizioni
dell'editto Pacca vigente nelle provincie che facevano
parte dello Stato Pontificio. Ed il sequestro fu effet-
tuato il giorno 19 agosto nella bottega dell' intaglia-
tore Giuseppe Toscanelli in Gubbio, dove le porte si
trovavano per essere restaurate.

Una raccolta di legni incisi. — Il Mini-
stero della pubblica istruzione ha autorizzato la Di-
rezione della R. Galleria Estense ad acquistare una
raccolta più unica che rara, altamente importante per
la storia dell'incisione in legno e in modo particolare
per lo studio dell'arte e de' costumi modenesi.

Essa consta di 3611 legn ' ncisi, dai primordi della
xilografìa al secol nostro.

Il nucleo principale della raccolta venne formato
coi legni da stampa venduti nel 1864 dagli eredi del-
l'antica tipografia modenese Sogliani, la quale in an-
tico dovette acquistarne da tipografie preesistenti, dagli
eredi del Gadaldino, tipografo del secolo XVI, e da
altri. La raccolta fu poi aumentata coi fondi di ma-
gazzeno di tipografìe di Reggio-Emilia, di Brescia, di
Norimberga, ecc.

Alcune delle tavolette intagliate rappresentano im-
magini di Madonne e di Santi, che si vendevano nei
giorni di fiera ; altre servirono ad illustrazione d' in-
cunabuli, di antiche edizioni ; altre riproducono in
grandi figure eroi de' poemi cavallereschi ; altre infine
sono composizioni per ricami, ornati per legature di
libri divoti, lettere iniziali, fregi, ecc.

Notevoli sono dieci tavole firmate dall' incisore
Franciscus Jacobi de Natito de Sabaudia, e citate dal
Passavant come incisioni ricavate da pitture di Giro-
lamo da Treviso. Preziosi grandemente sono poi al-
cuni legni incisi, le cui stampe furono recentemente
riprodotte dal Lippmann (Ber italienische Hohschnitt
ini xv Jahrhundert) nell'Annuario dei Musei Prussiani,
e una di quelle stampe, la più antica, arrivò solo in
frammento al museo di Berlino. Altre cose sconosciute
agli storici dell' incisione si trovano nella ricca colle-
zione ; ma troppo lungo sarebbe il discorrerne, e per
ora non intendiamo che di annunciare 1' importantis-
simo acquisto.

Tj'opera " Peintures et ornements „ di
Bastard d'Mstang. — La biblioteca Vittorio
Emanuele s' è di recente arricchita della grande opera
del conte Augusto di Bastard d'Estang, intitolata:
Peintures et ornements des manuscrits classé& dans un
ordre chronologique, pour servir à Vhistoire des arts
du dessin, depuis le iv siècle de Vére chrétienne jusq'à
la fin du xvi. Essa doveva comprendere tre serie;
una paleografica, una destinata alle pitture francesi,
una a quelle d'altri paesi. Le larghe sovvenzioni del
governo di Francia e i sacrifici fatti dal conte di

Bastard non valsero a condurre a fine 1' impresa troppo
grandiosa ; ma quello che ne resta, per la felicità e
sagacia nello scegliere gli originali, alcuni dei quali
sono ora perduti, e per la perfezione delle riprodu-
zioni, la più parte eseguite a mano da artisti abilis-
simi sotto la direzione dello stesso conte di Bastard,
costituisce una raccolta di materiali impareggiabile e
veramente preziosa.

Quando, nel 1848, il conte di Bastard fu costretto
a procedere più lentamente nell'esecuzione del suo gran
piano, aveva già pubblicato 20 dispense, ciascuna di
8 tavole, e queste 160 tavole contenevano intera la
paleografia e parte della serie delle pitture francesi.
Altre 60 tavole, pure appartenenti alla seconda serie,
vennero ad aggiungersi alle prime, e a formare con
esse l'edizione francese delle Peintures et ornements des
manuscrits. L'edizione destinata ai Governi stranieri
comprende, oltre le 220 tavole sopra dette, altre 40 ta-
vole circa, frutto di studi e di prove assai più larghe,
e alcune di esse appartengono alla serie terza delle
pitture non francesi. Ma non di tutte queste tavole è
stato eseguito lo stesso numero di copie. La maggior
parte degli esemplari dell'opera si compone delle di-
spense pubblicate prima del 1848 (65 esemplari, dei
quali 45 ad istituti di Francia, 20 a privati); più ri-
stretto è il numero degli esemplari dell'edizione fran-
cese, rare sono le copie dell'edizione destinata ai Go-
verni stranieri. La copia acquistata dalla biblioteca
Vittorio Emanuele appartiene a quest'ultima classe, e
ha di più alcune tavole che a rigore non apparten-
gono all'opera, e alcune prove, in diversi stati, di ta-
vole non compiute. Così essa è seconda soltanto alle
due copie eccezionali possedute dalla biblioteca Na-
zionale di Parigi, una delle quali è stata descritta dal
Delisle nel volume Les collections de Bastard d'Estang
à la bibliothèque Nationale, Nogent le Rotrou, 1885.

Il n. 1. voi. II, del Bollettino delle opere moderne stra-
niere acquistale dalle biblioteche governative (Roma, 1887)
contiene l'elenco di tutte le tavole contenute nell'esem-
plare della Vittorio Emanuele.

Iconografìa estense. — La stessa biblioteca
ha acquistato quattro fogli di pergamena, nei quali
sono disegnati e miniati da artista ferrarese della fine
del secolo decimoquinto, 135 ritratti di principi e prin-
cipesse di Casa d' Este, da Azzo VII ai figli di Leonello.
Questa serie di ritratti, quantunque in più luoghi al-
quanto malconcia dall'umidità e da infelici ritocchi, ha
non poca importanza storica e artistica. Nel secondo
fascicolo del Bulletlino deW Istituto storico italiano, coi
titolo di : Un frammento d'iconografia estense, il biblio-
tecario dottor Giorgi ne ha data una larga descrizione
accompagnata da due facsknili in eliotipia.

Vuhhlicaxioni della ditta Sraun. —

Questa ditta, tanto meritamente vantata per le sue
fotografie al carbone inalterabili, ha condotto ora a
compimento l'illustrazione della Galleria di Dresda e
sta per compiere quella della National Gallery di Lon-
dra, del Museo d'Amsterdam, dell' istituto Stiidel a
Francoforte, della collezione Liechtenstein di Vienna
e della galleria di Budapest. La intraprendente ditta
 
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