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Archivio storico dell'arte — 1.1888

DOI issue:
Fasc. II
DOI article:
Ricci, Corrado: Lorenzo da Viterbo, [1]
DOI issue:
Fasc. III
DOI article:
Venturi, Adolfo: Gian Cristoforo Romano, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0116

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34

LORENZO DA VITERBO

di S. Giuseppe sono parecchi uomini, anzi a dirittura gentiluomini e cavalieri del secolo xv;
dalla parte della Vergine, Sant'Anna e varie donne, e dietro a queste una nuova schiera di
gentil uomini. Il tipo femminile di Lorenzo, come ho detto, è tutt'altro che bello, è tutt'altro
che geniale. La stessa Vergine, vestita d'una elegantissima veste azzurra con fiorami forse in
origine dorati, ha nel volto un'aria buona e tranquilla, ma poco distinta. Per le vesti femmi-
nili non rimangono in aiuto della storia dei costumi quattrocentisti che poche particolarità, e
solo per certe acconciature del capo e in alcune figure del fondo. Le donne avanti sono co-
perte d'un manto fino ai piedi, non sempre piegato con verità e con eleganza, ed hanno la
testa coperta da semplice tovaglia bianca. Dietro l'ultima figura femminile è ritratto quasi di
prospetto e sino ai piedi un vecchio coperto d'un mantello color marrone, con le calze nere
e un berretto rotondo. Questi è Nicola della Tuccia cronista, più volte ricordato. Egli stesso
scrive : « Nella cappella ornata e pinta è tra l'altre figure la storia della gloriosissima Madre,
e quella storia sta alla mano manca quando entrate in detta cappella ove appare che essa
Vergine gloriosa l'è dato l'anello da Giuseppe, ove sono molli giovani cavali di naturale.
Tra quelli, da quello lato ove sta la gloriosa Vergine, sono pinte certe donno di più ragioni
e diretro a dette donne sta una vestita di negro in forma di vedova; e diretro a quella detto
maestro Lorenzo volse pingere me e cavarmi di naturale e così fé'. Ove vederete uno omo
antico d'età, d'anni settanta otto e mezzo o circa, vestito di pagonazzo e col mantello adosso
e una berretta tonda in testa e calze nere. E quello è fatto alla similitudine mia, fatta ai
20 d'aprile 1469. E quelle persone che vorranno leggere mie scritture e cognoscermi, ven-
gano a vedere in quello loco. L'altre figure sono fatte a similitudine d'altri, delti quali al
presente non fo memoria ».

Il nostro Lorenzo ebbe adunque una ben felice ispirazione a voler ritrarre l'imagine del
buon Nicola. Solo per questo fatto il suo nome è rimasto alla storia dell'arte. Peccato però
che il vanesio cronista, contento di tramandare ai posteri il proprio ritratto, non abbia nomi-
nato altre persone, e specialmente non abbia indicato esplicitamente quali siano i ritratti di
Nardo Mazzatosta e dello stesso pittore, dei quali avremo a parlare fra poco.

Corrado Ricci

( Contìnua)
 
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