ADOLFO VENTURI r>l
conoscere il valore bell'artefice, sì da nutrire desiderio di servirsi di lui. Isabella si riferiva quindi
probabilmente a un ritratto l'alio prima del matrimonio e da lei visto a Ferrara. A noi ricorre
alla mente il busto di Beatrice d'Esìe, conservalo al Louvre, in cui la figlia di Ercole I si mostra
ancora giovinetta di 14 o 15 anni all'incirca, in età però prossima al tempo delle nozze, poiché
è nolo che Beatrice andò sposa a quindici anni. L'iscrizione del busto, in cui è detta Herculìs
friiae, è una prova bilmente allusivo
evidente eh' esso al matrimonio di
rappreseli la Bea- Beatrice.
tro (divisa di Er-
cole I d'Este), ve-
morto nel 1463 4,
e cioè dodici anni
densi due mani in prima della in-
atto di tenere un scita di Beatrice,
drappo, dal quale BUSTO DI BEATRICE D'ESTE la mostrò desti-
ricade polvere sul (Museo dei Louvre) tuita di verità •'.
calice del fiore eni- Il Courajod si fa
blematico: simbo- ad investigare chi
lo questo proba- fosse lo scultore
che ritrasse in marmo l'effigie della principessa ferrarese, e quantunque non vi riconosca la
mano propria di scultori lombardi, propende a rivendicare l'opera alla scuola milanese, scorgen-
dovi tuttavia una certa aria fiorentina. E prudentemente mette innanzi il nome del sommo
Leonardo, se non come autore, almeno come ispiratore dell'opera. L'eruditissimo scrittore, a cor-
redo della sua ipotesi, fa rilevare il carattere dei ricami e degli ornamenti a trinette della sciarpa
di Beatrice, notando come Leonardo si compiacesse a disegnar gruppi di corde fatti con ordine,
e come quelle treccie di cordicella fossero tema favorito dei ghiribizzi del Vinci. Inoltre1, nell'em-
1 Jules Labarte, Bescription des objets d'art qui composent la collection Debruge-Duménil, p. 444.
2 Henry Barbet de Jouy, Descr'ption des sculptures du moyen àge et de la Renaissance. Paris, De
Moi-o-ues, 187(5.
'A Perkins, Sculpleurs italiens.
4 Questa data fu stabilita da G. Milanesi.
'•' L. Courajod, Conjectures a propos d'un buste en marbré de Béatrix d'Este au Mus'ée du Louvre (Gazette
ues Beaux-Arts), 2° p., T. XVI, 1877;.
conoscere il valore bell'artefice, sì da nutrire desiderio di servirsi di lui. Isabella si riferiva quindi
probabilmente a un ritratto l'alio prima del matrimonio e da lei visto a Ferrara. A noi ricorre
alla mente il busto di Beatrice d'Esìe, conservalo al Louvre, in cui la figlia di Ercole I si mostra
ancora giovinetta di 14 o 15 anni all'incirca, in età però prossima al tempo delle nozze, poiché
è nolo che Beatrice andò sposa a quindici anni. L'iscrizione del busto, in cui è detta Herculìs
friiae, è una prova bilmente allusivo
evidente eh' esso al matrimonio di
rappreseli la Bea- Beatrice.
tro (divisa di Er-
cole I d'Este), ve-
morto nel 1463 4,
e cioè dodici anni
densi due mani in prima della in-
atto di tenere un scita di Beatrice,
drappo, dal quale BUSTO DI BEATRICE D'ESTE la mostrò desti-
ricade polvere sul (Museo dei Louvre) tuita di verità •'.
calice del fiore eni- Il Courajod si fa
blematico: simbo- ad investigare chi
lo questo proba- fosse lo scultore
che ritrasse in marmo l'effigie della principessa ferrarese, e quantunque non vi riconosca la
mano propria di scultori lombardi, propende a rivendicare l'opera alla scuola milanese, scorgen-
dovi tuttavia una certa aria fiorentina. E prudentemente mette innanzi il nome del sommo
Leonardo, se non come autore, almeno come ispiratore dell'opera. L'eruditissimo scrittore, a cor-
redo della sua ipotesi, fa rilevare il carattere dei ricami e degli ornamenti a trinette della sciarpa
di Beatrice, notando come Leonardo si compiacesse a disegnar gruppi di corde fatti con ordine,
e come quelle treccie di cordicella fossero tema favorito dei ghiribizzi del Vinci. Inoltre1, nell'em-
1 Jules Labarte, Bescription des objets d'art qui composent la collection Debruge-Duménil, p. 444.
2 Henry Barbet de Jouy, Descr'ption des sculptures du moyen àge et de la Renaissance. Paris, De
Moi-o-ues, 187(5.
'A Perkins, Sculpleurs italiens.
4 Questa data fu stabilita da G. Milanesi.
'•' L. Courajod, Conjectures a propos d'un buste en marbré de Béatrix d'Este au Mus'ée du Louvre (Gazette
ues Beaux-Arts), 2° p., T. XVI, 1877;.