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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. III
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Müntz, Eugène: L' Oreficeria sotto Clemente VII, [3]
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Venturi, Adolfo: Di un medaglista sconosciuto del Rinascimento
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0160

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74

DI UN MEDAGLISTA SCONOSCIUTO DEL RINASCIMENTO

settembre 1524 da Piero et Giovanni Cini dissono ha-
verlo cavato dell ottavo Alo piccholo de regnio di
Sisto - d. 120.

1 Grocie di cristallo intagliatovi un crocifìsso et
altre figure con piò d'argento dorato, quale si com-

però da Valerio da Vicenza del mese di.....1524

per d.....

1 vasetto di cristallo da tenervi reliquie con pie
d'argento dorato comperato dal sopra detto nel detto
mese per d..... d.

(Continua) E. Muntz

TO DEL RINASCIMENTO

A R. Galleria Estense in Modena possiede un medaglione in bronzo
non ricordato dagli storici delle medaglie del Rinascimento, nep-
pure dai recenti Friedlànder, Armand e Heiss. E un medaglione
di 105 mm., il quale mostra nel diritto, in forte rilievo, il busto
di Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna, senza tòcco in
capo, visto di profilo, con l'orecchio che gli esce tra i capelli. In
giro la scritta: IOANNES • BENTIVOLVS ■ SECONDVS ■ BONONIAI •
PATER • PATRIAI. Nel rovescio vedesi Giovanni II Bentivoglio
fra due file di pilastri con arcate interrotte, seduto su un trofeo
d'armi, con una spada in una mano e in atto di sostenere la città
di Bologna con l'altra. Intorno leggesi : NVDYS ■ AVXILIO • IPSE ■
MIHI • DVX • IPSE • MILES ■ PATRIAM • DEF(e)NI)I(t) ■ CONSILIO • PSEVI )OGESAREM • EXARM(a)-
VI(t) • FORTVNAM ■ LASSAVI(t) ' TROPHEV(m) • HOC * PERE(nne) ■ Nell'esergo la firma dell'ar-
tefice : Gio : METRA : FE.

Giovanni Metra è nome nuovo nella storia dell'arte, un'altra delle tante incognite. Quel FE,
che sussegue il nome dell'artefice, potrebbe indicare tanto fecit, come la patria. Ma non un sem-
plice accenno ci fu lasciato, per quanto ci è noto, dagli antichi intorno al medaglista, la cui me-
daglia non è certo inferiore a quelle fatte dallo Sperandio in onore del Bentivoglio.

La figura assisa di Giovanni II Bentivoglio ha una rassomiglianza strettissima col rovescio
della medaglia di Cristoforo Geremia cremonese, ove si vede il re Alfonso V d'Aragona coronato
da Bellona e da Marte. Il medaglista riprodusse esattamente la figura del Re in costume romano
e con una spada nella destra, e solo pose l'effigie di Giovanni II in luogo di quella di Alfonso V;
invece poi delle due figure, sostituì tre pilastri in prospettiva, sui quali girano archi infranti,
tanto da una parte che dall'altra; e invece dello scanno ornato da alate chimere, mise un trofeo
consistente in un elmo, in una corazza e in un'alabarda; e nella mano sinistra di Giovanni II,
pose1 l'immagine della turrita città di Bologna, come si vede talora nelle mani di San Petronio,
protettóre della città.

L'immagine di Giovanni II ha molta affinità, per l'età in cui questi venne rappresentato, tanto
con l'altra scolpita nel rettangolo marmoreo della cappella Bentivoglio in San Giacomo Maggiori1
a Bologna, come con quella che si vede, pure scolpita, sopra il pilastro d'una casa (Via Oalliera,
n. 6) della stessa città. Quella della cappella Bentivoglio è attribuita a Francesco Francia, benché
alcuno dubiti che Antonio Bai...., nome che si legge nel rettangolo marmoreo, esprima il nome
dell'artefice. Così si legge : 1497 ■ ANTONIVS ■ BAL • annorum agens XVIII. — L'altra effigie di
Giovanni II è pure in marmo, e scolpita come in un medaglione; esso ha intorno incisa l'iscrizione:
DIV • IO • B • II • P • P • (Divus Joannes Bentivolus II Pater PatriaeJ. Appresso al pilastro, nel

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