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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. V
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Baldoria, Natale: Un avorio del Museo Vaticano, [2]: studio iconografico
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0265

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NATALE BALDORIA

171

seppure nelle caratteristiche generali somigliano agli antichi, erano però mutati colla libertà di
colui che sente la propria forza e sa usarne. Maria, colla stefane ed il manto che le scende dal
capo, una laida del quale è da lei tenuta colla mano destra, ha quel bellissimo tipo classico nobile
e grandioso, che l'artista imitava da un bassorilievo rappresentante Fedra ed Ippolito. Simeone, coi
capelli folti, lunghi ed a ciocche che gli s'alzano sopra la fronte, colla barba pur folta e ricciuta,
è in tutto simile all'antico Giove quale si ammira ritratto nel busto d'Otricoli, e in tante altre
statue e bassorilievi antichi, da alcuno de'quali Nicola deve aver tratto l'ispirazione anche per
questo personaggio. La vecchia Profetessa, rivolta di profilo, colla testa alta ed un velo sul capo,
in atto di vaticinare, è la figura della nutrice di Fedra. Ma Nicola Pisano non ricopiava pedestre-
mente, faceva suoi, come ho detto, i tipi, le forme e lo stile dell'arte classica della decadenza e
se ne serviva per adattarli a rappresentare le storie cristiane, così come appunto aveano dovuto
fare i primi fedeli. Se non che è meraviglioso in lui questo splendido rinnovamento, perchè egli
sorgeva in un'epoca, in cui le forme dell'arte classica mantenutesi nella cristiana, s'erano già
così imbarbarite, se non del lutto cambiate, e lo stile così trasformalo da non riconoscersi
(piasi più la sua origine; e sebbene anche prima di lui ci fossero stati alcuni tentativi di imi-
tazione diretta da sculture antiche, questi erano stati così meschini, che l'opera sua ci appare
assolutamente quella d'un genio potente e superiore. Accanto alle figure tradizionali, composte,
come dissi, nella solita forma, 1 il grande maestro ne pose, come già nel mosaico di Sania Maria
Maggiore del secolo v, alcune altre accessorie: angeli (?) che agitano turiboli e spettatori d'ambo
i sessi con espressioni di meraviglia, fra i quali primeggia, anche perchè posta sul davanti, la
figura d'un Bacco indiano briaco, sostenuto da fanciulli vestiti, ch'altro non erano se non che
l'annetti. Che Nicola fosse conscio che quella figura che lo aveva colpito in qualche bassorilievo
antico, rappresentava una divinità briaca? Ma a lui non premeva tanto del rapporto in cui cia-
scuna figura deve star coll'azione principale, quanto di spiegare la sua grande abilità e di emular
per la forma, e forse di sorpassare quelle opere antiche che aveva sott'occhio.

Da Nicola Pisano passiamo tosto all'Orcagna, perchè nella chiesa d'Or San Michele a Firenze,
questo artista, col suo stile che, se risente ancora del fare de' Pisani, mostra però l'influenza di
quello di Giotto, sia pei tipi e sia per quel modo semplice e largo di panneggiare ch'era proprio
della pittura, svolse una composizione che si allontana moltissimo dalle precedenti e fu poi accolla
anche nel periodo più splendido del rinascimento. Intorno all'altare su cui arde il sacro fuoco,
son disposte le quattro ligure: Maria e Simeone, Anna e Giuseppe. Ma il vecchio sacerdote,
mentre prende con aria commossa e ispirata, chinando il capo sulla spalla sinistra, dalle mani
di Maria, il bambino fasciato, occupa il mezzo della composizione, e tra lui e San Giuseppe, ma
un po' più indietro, scorgesi Anna la proteies.sa, che ponendo l'indice della destra alla bocca e
tenendo colla sinistra un cartello, sta vaticinando.

(Continua) Natale Baldoria

1 II vecchio Simeone ha già tra le braccia il bambino che manca del capo. Di dietro a lui c'è Anna la
profetessa; di dietro a Maria, San Giuseppe colle due colombe; tra Maria e Simeone l'altare su d'una colonna,
come in molti monumenti dell'arte gotica.
 
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