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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. V
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Gianuizzi, Pietro: Benedetto da Maiano: scultore in Loreto
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Nouvi documenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0275

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NUOVI DOCUMENTI 181

del quale inori ; 1 per Benedetto (se si deve prestar fede al Vasari, là dove dice, che egli fece il
lavamani, stando in Loreto con Giuliano) avrebbe avuto (ine nel 1487, anno in cui ora è assodato
essersi Giuliano condotto a Napoli per non più ritornarne. 2 Ohe, se mi si ammetterà, come parmi
giustissimo, il restringerla ancora, per farla cominciare, secondo che ho dedotto dalla mancanza
delle armi di Sisto IV, dalla morte di quel Ponlefice, cioè dal 13 agosto 1484; il tempo, entro
cui Benedetto scolpì in Loreto, ridurrebbesi entro i limili di non più che un triennio, cioè dal
1484 al 1487, compendio che nella deficienza assoluta di documenti vale quasi una data.

Pietro Giantjizzi

1 Vasari: Opere, ediz. cit., tom. Ili, pag. 67.

2 Ivi, tom. IX, pag. 256.

NUOVI DOCUMENTI

Ancora Leonardo da Vinci
e Isabella d'Este

Un articolo recente dell'Yriarte mi dà occasione a
riprendere il tema attraente delle relazioni di Leonardo
da Vinci con Isabella d'Este, che aveva per incidenza toc-
cato in un mio opuscolo,1 nè può dirsi ancora esaurito.
Vi è infatti qualche altro documento da aggiungere, e
di quelli che l'Yriarte ha recato a brani, tradotti, è
sempre opportuno far conoscere il testo integrale.

Ho già pubblicato la lettera della Marchesa, che nel-
l'aprile del 1498 chiedeva il ritratto di Cecilia Berga-
mina Visconti, mossa da vaghezza di ■ confrontare la
maniera di Leonardo con quella di Giovanni Bellini.
Interessante è la risposta, inedita, della Visconti, che
s'affrettò a spedire il desiderato dipinto:

« Illma et Exma Dna mea honma. Ho visto quanto la
S. V. me ha scripto circa ad haver caro de vedere el
ritratto mio, qual mando a quella, et più voluntiera lo
mandarla quanto asimigliasse a me et non creda già
la S. V. che proceda per difecto del maestro che in
vero credo non se truova allui un paro, ma solo è per
esser fatto esso ritratto in una età sì imperfecta che
io ho poi cambiata tutta quella effigie, talmente che

1 I precettori d'Isabella d'Este; c'r. quest'Archivio, i, 45.
— L'articolo dell'Yriarte, comparso nella Gaiette des Beaux-
Arts, 1» l'ebbr. 1888, ha per titolo Les Relations d'I. d'E. aoec
L. de V. d'après des doeuments rèunis par Armand Basehet.
~ Dei documenti riuniti dal compianto Basehet tutti i più im-
portanti erano già pubblicati nel mio opuscolo : e in omaggio
alle buone consuetudini letterarie sarebbe stato doveroso avver-
tirlo più chiaramente che non abbia fatto l'Yriarte con una ci-
tazione fuggevole.

vedere epso et me tutto insieme non è alchuno che lo
giudica esser fatto per me. Tuttavolta la S. V. prego
ad haver caro el mio bon voliere, che non solo el ri-
tratto ma io sono aparechiata ad fare magior cosa per
compiacere a quella, alla quale sono deditissima schiava,
et infinite volte me li reccomando.

Ex Mediolano die 29 aprilis 1498.

De la Ex. V. Serva
Scicilia Bergamina Visconta »

Questa lettera, scritta un anno prima della disastrosa
caduta del Moro, rende, a me sembra, meno credibile
la notizia dell'Amoretti, ripetuta dal Gruyer e dall'Y-
riarte, che Leonardo per compiacere al Duca, di cui
ora la favorita, prendesse più volte la Cecilia a modello.

Su' primi del 1500, Leonardo diretto a Venezia passò
per Mantova, dove abbozzò con diligenza il ritratto di
Isabella, che si proponeva di finire più riposatamente
a colore. Trascorso un anno di vana aspettativa, la
marchesa si fece a sollecitare il pittore per mezzo di
fra Pietro da Nuvolara, 1 predicatore famoso, discepolo
del Carmelita: e riuscite infruttuose anche le insistenze
di lui, Isabella si rivolse a Manfredo de' Manfredi, ora-
tore del Duca di Ferrara a Firenze (non a Mantova,
come reca per svista l'Yriarte). Del compiuto incarico
il Manfredi la ragguagliò prontamente come segue :

« Illma et Exma D"a dna obserma La littera ad

Leonardo firentino che a questi di m'indrizò la S. V.
affine che fidatamente li desse bon recapito li consi-
gliai in man propria sua, facendogli intendere se '1
volea respondere, che dandomi le littere le mandarla a

1 a proposito del quale l'Yriarte prende un abbaglio, rile-
vato dal Giornale st. della leti, it., xi, 213.
 
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