Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 1.1888

DOI Heft:
Fasc. V
DOI Artikel:
Recensioni e cenni bibliografici
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0282

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
188

RECENSIONI E CENNI BIBLIOGRAFICI

il bassorilievo della Crocifissione nel Museo nazionale
di Firenze (V. Guida del Museo nazionale, edizione
del 1884, pag. 129), che prima si attribuiva al Pollaiolo,
poi ad Agostino di Duccio, finché non ha guari venne
giudicato dallo Tschudi opera di Bertoldo di Giovanni'
scolaro del Donatello e maestro di Michelangelo (Vedi
Donatello e la critica moderna per H. v. Tschudi, To-
rino 1887, pag. 28). Proviene dalla Guardaroba gran-
ducale, quindi mediatamente dalle collezioni medicee
ed è il secondo fra i rilievi dello stesso soggetto, at-
tribuiti dal Vasari a Donatello (ediz. Milanesi, II, 417).
L'osservatore vien subito indotto a contare le figure
degli Apostoli e donne piangenti, che senza gran va-
rietà di motivi, quasi parallele, si trovano schierate ai
piedi del Crocefisso; e sono appunto otto, quante ne
indica l'inventario. Una del'o otto figure, è vero, non
è rappresentata « a pie » ma in ginocchio, e la dimen-
sione del bassorilievo, accennata dall'inventario, non
corrisponde esattamente alla realtà. Neil' « Ercole che
scoppia Anteo, di bronzo tutto, alto br. ]18 » (pag. 85)
abbiamo probabilmente da riconoscere il gruppetto del
Pollajolo nel Museo nazionale di Firenze (Vedi la Guida
del M. n. a pag. 126), benché la misura segnata nel-
l'inventario sia della metà inferiore a quella dell'opera
stessa. Si può credere però, che si tratti d'un errore
di penna o di stampa, e che invece di br. ^ si avesse
a leggere 1|3. In tal caso l'indicazione dell'inventario
concorderebbe approssimativamente coll'altezza effettiva
del gruppo.

C. de Fabriczy

Histoire de l'Art pendant la Renaissance, par EUGÈNE MUNTZ,

Conservateur de FÉeole Nationale des Beaux-Arts. Paris,
Librairie Hachette et C.

L'autore si propone di tracciare la storia dell'arte
nei varii paesi d'Europa dall'epoca dei Precursori fino
alle ultime manifestazioni del Rinascin ento, dando,
oltre alla storia delle vicende di ciascuna forma del-
l'arte, un quadro della vita intellettuale, politica e re-
ligiosa di ogni paese. Inutile il dire che nella com-
pilazione del lavoro eg i ha tenuto conto di tutte le
recenti scoperte.

Una novità della pubblicazione sarà, che essa ab-
braccerà la storie delle arti durante il Rinascimento
in tutta la loro infinita varietà, dall'architettura, pit-
tura e scultura, fino alla vetraria ed all'industria dei
merletti. Molto sviluppata sarà inoltre la parte bio-
grafica.

L'Histoire de VArt pendant la Renaissance com-
prenderà cinque volumi di circa 800 pagine, e comin-

cerà con la storia dell'arte italiana, passando poi alla
Francia, alla Germania ed agli altri paesi, nei quali il
Rinascimento ebbe a manifestarsi.

Abbiamo innanzi a noi la prima dispensa dell'opera;
ed in questa, cominciando l'Introduzione, il Muntz ci
dà dapprima la definizione della parola « Rinascimento »,
indi parla della società italiana nel secolo XV, e della
donna italiana. Il fascicolo è ornato di parecchie e belle
illustrazioni.

Rivista italiana di Numismatica, diretta dal Dr SOLONE AM-
BR0S0LI e da un Consiglio di redazione. Anno I, Fase. I.
Milano, Lodovico Felice Cogliati, tipografo-editore, 1888.

A concentrare gli sforzi di quanti in Italia coltivano
lo studio archeologico ed artistico delle monete, delle
medaglie e dei sigilli, il Conservatore del R. Gabinetto
Numismatico di Brera, dott. Solone Ambrosoli, assistito
da un Consiglio di redazione, del quale fanno parte i
più autorevoli cultori della numismatica di ogni regione
d'Italia, ha intrapreso la pubblicazione di una speciale
rivista trimestrale, che sorge sotto si lieti auspicii che
è facile il pronosticarle vita più lunga e più prospera
di tutti i periodici congeneri che l'hanno preceduta in
Italia con una vita troppo effimera. A spian irle la via,
hanno cessato le loro pubblicazioni i due periodici nu-
mismatici che vedevano da alcuni anni la luce in Italia,
cioè la Gazzetta Numismat'ca di Como, fondata nel
1881 dallo stesso dott. Ambrosoli, e il Ballettino di
Numismatica e Sfragistica per la storia d'Italia, pub-
blicato in Camerino fin dal 1882 da Vitalini e Santoni:
per tal modo la Rivista presente è oggi l'unico perio-
dico di numismatica che si pubblica in Italia.

Il 1° fascicolo contiene una illustrazione di alcune
monete inedite e sconosciute della zecca di Scio (Fran-
cesco ed Erc. Gnecchi) apparse in un ripostiglio sco-
perto nel marzo '87 presso Siderunda; una rassegna
delle 1273 monete medievali trovate nel ripostiglio di
Lurate Abbate (Ambrosoli); la prima parte di uno
studio sui medaglisti del Rinascimento alla Corte di
Mantova (Umb. Rossi), dove si producono dai copia-
lettere del vescovo Lodovico Gonzaga alcuni interessanti
documenti sulla vita dell'architetto e medaglista Ermes
Flavio de Bonis da Padova; alcuni Studii economici
sulle monete di Milano, scritto postumo del conte
Giov. Mulazzani; l'elenco degli Zecchieri di Milano
nel 1479 (Em. Motta); varie necrologie; una estesa e
accurata bibliografia, e un interessante notiziario. Il
fascicolo é un bell'in-8°, di pag. xin-128, con cinque
tavole in fotolitografia.
 
Annotationen