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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. VIII
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Baldoria, Natale: Un avorio del Museo Vaticano, [3]: studio iconografico
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0421

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NATALE BALDORIA

315

serpente infernale ancora in atto minaccioso, come di chi, sebben vinto, non rinunzia alla guerra. 1
Un atteggiamento cosi vivamente doloroso del Cristo non si ripetè mai, eh' io mi sappia, fino ai
secoli xin e xiv, in cui però, oltre ai movimenti contorti, si aggiunse anche l'altra particolarità
di rappresentarlo morto e quasi generalmente coi piedi l'uno sopra l'altro e forati da un solo
chiodo. 2

L'arte bizantina, della quale pochi esemplari Ano al xn secolo noi conosciamo, in cui sia
stato figurato il Crocifìsso, non si spinse molto oltre nell'espressione fìsica dei patimenti di Cristo.
Nel Crocifìsso col colobio, miniato nel ix secolo in un foglio del ras. gr. delle omilie di San Gre-
gorio Nazianzeno (Parigi, bibl. Naz., N. 510), cui abbiamo accennato, fuorché un leggiero abbas-
samento del capo, non vi abbiamo a notare altro segno di sofferenza. Così possiamo ripetere pei
tre Crocifissi, o coperti di colobio o col semplice pannolino attraverso ai lombi, coloriti nel Psal-
terio, pure citato, di Mosca, illustrato dal Kondakoff, e negli altri due Psallerii derivati da quello,
l'uno dell'xi (Brit. Mus. N. Addii, 19, 352), l'altro del xn secolo (Barberiniana, n. 91). Possiamo
soltanto osservare che in quest'ultimo le forme delle figure, quella specialmente del Cristo, sono
di molto allungate e sottili; ed è una caratteristica dell'arte bizantina, la quale, incominciando
dall'xi secolo, va facendosi più spiccata ne' secoli xn e xra.3

I Santi crocifissi eh' io esaminai tra le miniature del Menologio greco della Vaticana (x-xi
sec), tante volte ricordato, sono pur essi figure proporzionate, in atteggiamenti assai calmi; ed
altri son vestiti di tunica con manto oppure con stola (pp. 66 e 84), altri con un solo drappo
alle reni. Soltanto alcuni mostrano il capo un po' chino e il corpo leggermente curvato a destra
sui fianchi; ma a p. 404, San Teodulo in croce, nimbato, curva cosi il corpo sul destro lianco,
abbassa il capo e piega le braccia in modo che già pronunzia i Crocifìssi bizantini del secolo xn.i
In questi il viso del Cristo colle sopracciglia innalzate sul mezzo della fronte alquanto increspata,

sec. xiv, Forgeais, Plombs hìstorlès, IV ser., p. 39). La corona di trionfo si muterà poscia in quella di spine, e ciò special-
mente a cominciare dal sec. xm (cfr. Forster, Monum. de sculpt. d'Allem., tomo I, p. 24, Crocifisso monum. di VTeschel
burg); quantunque essa trovisi di già, se non si debba piuttosto attribuirla al restauro, nel Crocifisso dipinto nel sec. xi in
Sant'Urbano alla Caffarella, presso Roma. Per tutte queste varianti, che d'altronde poco interessano la storia dell'arte, e per
altre di minore importanza, cfr. Grimouard de Saint-Laurent, Crucifix, età, negli Annales archéol., tomi XXVI e XXVII.

1 Molti Crocifissi han sotto la croce il drago infernale; senza che li citi, basti dire che tutto questo simbolismo della
mano colla corona e del serpente, come pure della chiesa e della sinagoga, di cui parleremo più innanzi (sebbene quest'ul-
time personificazioni si trovino pure nell'arte primitiva cristiana); della Terra e dell'Oceano, ecc., è incominciato a comparire
nella scena della Crocifissione soltanto dall'epoca carolingia, ed è proprio solamente dell'arte occidentale; la bizantina ne fece
nessuno o pochissimo uso.

2 Già nella seconda metà del xn secolo trovasi qualche monumento in cui Cristo è rappresentato morto, ma però coi
piedi ancor separati ed in un atteggiamento abbastanza calmo. Così si rappresentò mentre Longino gli trapassa il costato, nella
chiesa di Schwarz-Rheindorf, tra le bellissime pitture romaniche della seconda metà del xn secolo (Aus'm Vveerth, tav. xxvin).
Alcuni monumenti, ma isolati, ci presentano Cristo con tre soli chiodi, fin dall'xi secolo (cfr. Otte und Aus'm Weerth, Zur
Iconogr. d. Cruclfixus. Bonner Jahrb. XLVI, 148). L'arte bizantina fu estranea a questi cambiamenti.

3 Un trittico d'avorio, conservato nel gabinetto delle medaglie a Parigi, e ch'io stimo veramente del secolo xi (cfr. la
riproduzione in Bayet, Art byzantin, p. 191), mostra, per la calma nella quale'è figurato, che nel secolo xi fuso di rap-
presentarlo in un atteggiamento contorto non era ancora, neppure in Oriente, generalmente adottato.

4 A questa figura corrisponde il Crocifisso miniato nel secolo xi nel cod. 23 della Laurenziana a Firenze (pluteo VI), come
quello del mosaico in San Marco a Venezia. In una miniatura del secolo xi, ancora inedita e disgraziatamente molto depe-
rita, cortesemente indicatami dal professor Tikkanen, nel cod. gr. della Vaticana N. 1927, foglio 34 r, il Cristo, che i Giudei
stanno inchiodando sulla croce, Longino ferisce colla lancia, e molta gente, dai tipi assai caratteristici, schernisce, ha pure
la stessa contorsione del corpo e delle braccia, l'identica inclinazione del capo che i Crocifìssi del secolo xn.

Non è tanto piegato, ma però abbastanza contorto, il corpo del Cristo sulle porte in bronzo del San Paolo fuori le mura,
in Roma; assai più contorto è quello, pure dell'undecimo secolo, scolpito sul paliotto d'avorio della cattedrale di Salerno; a
proposito del quale devo dire che, sebbene risenta l'influenza dell'arte greca, pure, per una certa larghezza e, potremmo anche
dire, goffaggine di contorni, per le pieghe più rotondeggianti e più mosse, per i tipi men nobili, ricorda maggiormente l'arte
che svolgevasi nel Settentrione e derivava dalla carolingia. Il Crocifisso nel mosaico del xn secolo sull'abside di San Clemente
in Roma, si discosta alquanto da quelli dell'arte orientale, sia per la piegatura molto risentita delle braccia, sia per la rigi-
dezza del corpo lungo e stecchito e pel modo con cui gli è posto intorno ai fianchi il drappo di lino. Esso sta fra San Giovanni
e Maria, che ricordano molto di più il fare bizantino ; ha sulla croce, con un motivo originale, dodici bianche colombe, e sta
in mezzo a splendide volute di fogliami, entro cui sono rappresentate figure allegoriche umane e d'animali insieme con figure
di Santi, nello stesso modo dell'arte classica, donde questa decorazione direttamente deriva.
 
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