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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. IX
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Tikkanen, J. J.: Le rappresentazioni della Genesi in S. Marco a Venezia e loro relazione con la Bibbia Cottoniana, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0462
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352

LE RAPPRESENTAZIONI DELLA GENESI IN SAN MARCO A VENEZIA

Di questo celebre codice, la cui perdita è vivamente deplorata da tutti gli studiosi dell'arte, tro-
viamo nel Catalogue of ancient manuscripts in the British museum, part. I, Greek (London, 1881)
le seguenti indicazioni : « Il manoscritto fu portato in Inghilterra da due vescovi greci di Filippi,
per farne un dono al re Arrigo Vili. 1 La regina Elisabetta lo diede al suo maestro di greco,
sir John Fortescue, e questi a sir Roberto Cotton. Nell'anno 1630 il libro fu prestato, insieme con
alcuni altri, a Tommaso Howard, eaii di Arundel, né fu più restituito; anzi la vedova di questo
diede il codice al suo secondogenito, William Howard, visconte di Stafford, ed appena la vedova di
quest'ultimo restituì il prezioso manoscritto a sir Cotton (dopo l'anno 1080) ».

Nell'incendio della celebre biblioteca Cottoniana, avvenuto nell'anno 1731, fu distrutta anche
la Genesi ; quello che ne resta, ridotto a fogli carbonizzati, si conserva presentemente nel British
museum (Otho B. VI) e nel collegio Battistino a Bristol. Della maggior parte delle miniature non
si scoprono che poche e leggerissime tracce di colori; solo qua e là si può vedere abbastanza chia-
ramente qualche singola figura. Nessuna delle 250 miniature si è conservata completamente. Venti
dei frammenti meglio conservati furono pubblicati nel 1747 dalla Società antiquaria di Londra nel
primo volume dei Vetusta monumenta, ma non sono che schizzi poco fedeli. Il Garrucci li ripro-
duce tutti nel terzo volume della sua grande opera Storia dell'arte cristiana, e vi aggiunge due
antiche copie, una della Creazione del mondo, l'altra rappresentante il Comando di Dio ad Àbramo,
da lui scoperte fra le carte del Peiresc2 nella biblioteca di Parigi. Il Westwood, nella sua Palaeo-
graphia sacra piotarla (Londra, 1843-1845), riproduce due frammenti: Dio die presenta Eva ad
Adamo e L'angelo che incontra Agar presso la fonte (quest'ultimo a colori); il prof. Goertz di
Mosca altri due (Il viaggio d'Àbramo in Egitto e Àbramo che prega per Sodoma) nel suo libro
scritto in russo e intitolato: Sullo stato della pittura nell'Europa settentrionale, ecc. 3 Anche
queste riproduzioni sono molto manchevoli. Finalmente nella tavola vm del suddetto catalogo
inglese sono riprodotti in fototipia: Abramo che prega per Sodoma e La ribellione degli angeli.

DIO CHE BENEDICE UN GIARDINO
(Miniatura dalla Bibbia di Cotton — dal Garrucci)

Uno dei due acquarelli del Peiresc rappresenta il Signore nell'atto di benedire un giardino
pieno di alberi e di fiori. Innanzi a lui volano tre graziosi angeli. Questa composizione, affatto
particolare, è riprodotta nella prima cupola dell'atrio di San Marco, con la scritta: In principio
creavit Deus Coelum et Terram. Sebbene in quest'ultima si noti una maggior rigidezza, pure la
composizione è una copia così fedele, che la differenza fra questa e la prima non si può riscon-
trare che in alcune particolarità affatto secondarie, come, per esempio, nella mano destra degli

1 Lo Springer vi aggiunge : «sotto pretesto che esso fosse identico all'esemplare delle Sacrae Origines».

2 Peiresc, Recveil d'antiquitès f. fr., n. 9530. Io ho potuto vedere le riproduzioni originali.
:iI disegni mi furono gentilmente comunicati dal prof. Dobbert di Berlino.
 
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