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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. IX
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Cronaca artistica contemporanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0489

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CRONACA ARTISTICA CONTEMPORANEA

379

CRONACA ARTISTICA CONTEMPORANEA

SOMMARIO. — Facciata del duomo di Milano: concorso di
secondo grado: suo esito —Monumento di Fabrizio d'A-
cquapendente e di Cristoforo Colombo nei loro luoghi di
nascita — Monumento ad Ugo Bassi in Bologna : suo cat-
tivo incontro — Studi definitivi pel compimento della
Farnesina ai Baullari, secondo il progetto Cui — Esposi-
zione di ceramica ed arti affini da farsi in Roma nel feb-
braio venturo.

Dal giorno in che comparve la mia ultima
cronaca artistica molti fatti si sono avverati nel
dominio dell'arte ; e s'io dovessi qui parlare di
tutti, l'attuale rassegna dovrebbe estendersi oltre
i limiti compatibili con l'indole sua, e che le sono
stati in questo periodico convenientemente asse-
gnati.

Mi limiterò per conseguenza a tener conto
dei più importanti, fra i quali senza dubbio ha
tenuto il primo posto la esposizione dei progetti
per la nuova facciata del duomo di Milano.

Si sa che la capitale lombarda, seguendo l'e-
sempio della sua consorella toscana, ha deciso di
decorare la sua cattedrale di una fronte che, me-
glio dell'attuale, si trovi in armonia con lo stile
dell'intero edilìzio, e riesca di decoroso ornamento
al medesimo. E a tale uopo fu indetto un concorso,
che non essendo riuscito del tutto soddisfacente,
diede occasione a bandirne, fra i quindici migliori
concorrenti del primo, uno di secondo grado, che
è quello del quale dobbiamo occuparci.

La esposizione dei progetti presentati fu aperta
negli ultimi giorni di settembre con l'intervento
delle autorità cittadine. Essendo nell'intervallo
morto uno dei quindici, quattordici soli furono
i concorrenti, che secondo l'ordine alfabetico cosi
si dispongono : Azzolini Tito, di Bologna - Bel-
trami Luca, di Milano - Beker Ludovico, di
Mainz - Brade E., di Kendal (Inghilterra) - Bren-
tano Giuseppe, di Milano - Cesa Bianchi Paolo,
di Milano - De Perthes E., di Parigi - Dick Ro-
dolfo, di Vienna - Ferrario Carlo, di Milano -
Hartel e Nekelmann, di Lipsia - Locati Giuseppe,
di Milano - Moretti Gaetano, di Milano - Nordio
Enrico, di Trieste - Weber Antonio, di Vienna.

Il pubblico dall'esame dei nuovi progetti ri-
cevè tosto una impressione molto migliore di
quella ricevuta già all'esposizione dei disegni del

primo concorso, e le opere esposte infatti appa-
rivano assai migliorate da quello che prima erano.
Due, come si sa, erano i concetti che si trova-
vano a fronte in questo concorso. Come pel duomo
di Firenze fu tanto dibattuta la questione se la
facciata dovesse essere tricuspidale o basilicale,
così pel duomo di Milano si contrasta se debba
farsi a torri binate, come Notre-Dame di Parigi,
il duomo di Colonia, la cattedrale d'York, l'ab-
bazia di Westminster e cento altre cattedrali go-
tiche, ovvero se debba farsi priva di queste torri.
I progetti esposti si dividevano dunque nelle due
categorie : con le torri, cioè, e senza. A questa ul-
tima categoria appartenevano i progetti di Bel-
trami, Weber, Brentano, Moretti; taluno, come
il Cesa Bianchi, ne presentava due delle due di-
verse specie, altri si attenevano al partito delle
torri gemelle. Il Beltrami, inoltre, proponeva nel
suo progetto la erezione di un campanile staccato
dalla chiesa, come quello di Venezia, e quello ma-
raviglioso di Giotto, da costruirsi di fronte alla
galleria Vittorio Emanuele, mettendo in opera i
materiali decorativi che resulterebbero dalla
scomposizione della facciata attuale.

Come sempre in questi casi avviene, quasi
tutti i progetti contenevano delle buone cose e
rivelavano di esser opere di architetti di polso;
il diflìcile stava nel decidere quale fra tutti più
si accostasse alla perfezione. La Commissione
giudicante (Giurì) si adunò per esaminare i pro-
getti e distribuire i premi promessi ai concorrenti.

Vincitore del primo, di ben quarantamila lire,
fu proclamato l'architetto milanese Giuseppe
Brentano, autore del progetto n. 8, senza torri
e con la riduzione delle porte da cinque a tre,
sostituendo alle due estreme due ampi fìnestroni.

I tre premi, di cinquemila lire ciascuno, fu-
rono vinti da Beltrami, De Perthes e Nordio.

Gli altri quattro, da lire tremila, rimasero
assegnati a Dick, Locati, Moretti e Weber.

1 rimanenti concorrenti ebbero ciascuno una
indennità di duemila lire.

La Commissione, enunciando il suo giudicato,
 
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