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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. X
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Venturi, Adolfo: Sperandio da Mantova
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0499

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SPERANDIO DA MANTOVA

j compianto direttore del gabinetto numismatico di Berlino, il
Friedlànder, discorrendo pochi anni fa dello Sperandio, lamen-
tava la mancanza d'ogni dato biografico intorno a quest'artista. 1
E da allora gli archivi d'Italia svelarono fatti, particolari impor-
tanti della sua vita, sì che le tavole cronologiche del Friedlàn-
der e dello Heiss 2 ne restarono tutto scomposte, perchè fondate
su pochi fatti positivi, su documenti male interpretati, su gene-
riche notizie che gli autori possedevano dei personaggi ritratti
nelle medaglie. Ora noi ci proponiamo di ricomporre la crono-
logia dell'artista, traendo prò delle recenti pubblicazioni e di do-
cumenti inediti, affinchè la conoscenza di quanto è venuto alla
luce nel breve volgere d'anni possa essere di guida a nuove in-
vestigazioni, che meglio servano a determinare il carattere e le opere del versatile artista.

Suo padre fu Bartolomeo di Sperandio, che per la prima volta si trova inscritto nella corpora-
zione degli orefici mantovani l'anno 1433, e non nel 1430, come scrive il D'Arco: 3 ed era di casato
Savelli di Roma, come ne insegna il Malagola. 4 Nel 1437, e forse prima, aveva lasciato Mantova,
e già alli 25 febbraio aveva eseguito a Ferrara tre sigilli grandi e due piccoli pel marchese Niccolò
d'Este.5 A Mantova intanto era citato, come contumace, a comparire innanzi ai consoli dei mer-
canti, e non essendo comparso, fu tuttavia ordinato che fossero ammessi i suoi diritti, come se egli
avesse obbedito alla citazione. 6 Rimase Bartolomeo di Sperandio a Ferrara, ove lo troviamo ancora

1 Die italienischen Scnaumunzen des ficnfzehnten Jahrhunderts (1430-1530) von Julius Friedlaender. Berlin, 1880.

2 Les médailleurs de la Renaissance, par Alois Heiss. Sperandio de Mantoue, etc. Paris, Rothschild.

3 Carlo D'Arco, Belle arti e degli artefici di Mantova. Mantova, 1857. Nell'archivio antico della Camera in Mantova, nel-
l'originale statuto del Paranco degli orefici, fra gl'inscritti dell'anno 1433 (millesimo quadringento trigeso tercio) trovasi
Bartolomeus fllius qm Sperandei.

4 Carlo Malagola, Di Sperindio e delle cartiere, dei carrozzieri, armatoli, librai, fabbricatori e pittori di vetri in
Faenza sotto Carlo e Galeotto Manfredi (1466-1488). Modena, Vincenzi, 1888.

5 Archivio di Stato in Modena, Registro della Camera, Mandati 1436-38, c. 971>.

« Messer Bartholemio di Sperandei da Mantoa orevese debe havere da lo IUu: Signor messer lo Marchese de Ferrara du-
cati vj prima per tri sigilli grandi et due picoli.
« Parme justo prezio libre undese.

« Galeotus subscripsit libre undese.

« habuit mandatimi solutionis die 25 februarij 1437 ».

u Archivio Gonzaga in Mantova, Libri dei decreti 1436-46, lib. 8, pag. 135; 1437, 20 giugno.

« De Consensi! dni.

« Mandatimi etc. Est quod per conscules statere mercatorum Mantue, Bartholomeus sperandeo aurifex admitatur ad omnem
eius defensam super his que sibi petita sunt et petuntur per Francischum de bonatis, et omnia sua jura que voluerit dicere

Archivio storico dell' Arte — Anno I, Fase. X. 1
 
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