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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. XI
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Nouvi documenti
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Recensioni e cenni bibliografici
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0580

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462

NUOVI DOCUMENTI

non restarò di andar inuigilando a tutto che ui possa

uenire.......e fuori, restando senza più......

li riueriti comandamu e con humiliss™1 riuerenza
« Di V. A. Ser"K'

« Roma li pmo genn. 1663.

« Humiliss1"0 Diuotiss. et Oblig"10 serre
« Gio Batt. Muzzarelli ».

« Sermil Altezza

« Dalla benigniss"111 lettera di V. A. S. delli 26 del
passato da Portaferro uedo come resta semita di or-
dinare in ordine a regali, di non auanzarmi alla spesa,
prima di hauer auisato, et hauerne hauuto le deter-
minatni, e tanto haurei fatto quando hauessi hauuto
1 occas110 pronta, che V. A. haura già ueduto non
hauersi hauuta e bisognare farle fare aposta, quando
l'A. V. se ne sodisfaccia, e per la qualità diuisata, e
per il tempo che conta di lauorarle, et hauerle finite,
e non trouandosi cosa di gran longa lontano alla sua
• intentione, et alla conuenienza necess1.

« Il più di genio eh io habbia trouato è stato un
quadro d'argento con una pietà di basso-rilieuo
(troppo basso) mà con un ornamento il più bello
ch'io habbia anco ueduto, di ebano, con un fregio
di lapis lazzaro, con gioielli di pietre ordinarie, ma
belle, et suo ornam10 di figurine d'argento con gli
habiti di rame dorato ben fatti, e quasi che detto
ornamento meritarebbe di farui dentro una bell'opera
di rilieuo, ma le gioie della qualità non si accordono
con la conditne di V. A. alla quale non potrebbe ser-

uire detto quadro che per......, dimandandone

Cinquecento scudi; ha noue libre d'argento, e più
per altre pietre che ui sono di diaspro, se si po-
tesse hau° p. cento doble sene farebbe un bel re-
gallo.

« Una Croce d1 Ebano col ripiano di li lapis su-
detto con un Cristo d'argento con la madona e
san Giouanni pure d'argento a piedi, spesa che mi
pare di cento scudi in circa, ne mi dispiace.

« Vi sono orologi belli, sia per lauoro, per Gioie
e pitture, ma uengono tutti di francia, li più belli,
e ui uogliono di quei assai.

« La Cornice di smeraldi larga da tre dita di un
palmo, e forse meno di giro, con una pitura all'In-
deana, di puoco conto, di una madil, che ne pretende
il moretti da mille scudi, non l'hó anco potuta ue-
dere dicendo d'hauerla in mano il sr Card. d'Aragna.

« Hó ueduto altroue un quadretto di un palmo
in circa di una piccola madona di basso rilieuo di
lapis, diaspro, ed altre pietre, fatte sopra altra nel
fare queste diligenze anco con tutto li reguardi pos-
sibili non so più non dare.......nel uedermi

solo nella........presente entrare in una bo-

tega oscura, chiamandosi l'opera tutta di Carneo, e
dice il Padrone che le costa s. 400, molto lontano
dal mio concetto, et andarebbe in uno di quelli or-
namtì che già uide V. A. uerso Banchi di 800, e mille
scudi di pretensione.

« Ho fatto scriuere a Napoli se ui fossero quadri
d'argt0 et ornamu di ualore, souenendomi che ui sa-
rebbero di quelle Cornisiole da poter mettere ne scri-
gni, sentendo per altro che la ancora doppo il con-
tagio non si lauorano più cose al solito che e quanto
posso dire in qio proposito spiacendomi di non hau.
aua'uo più proprio e resto con humma riuerenza

« Di V. A. Ser,u:'

« Roma li 8 Gen 1663.

« numiliss"1" diuot"10 et oblig'""
« Gio Batta Muzzarelli ».

RECENSIONI E CENNI BIBLIOGRAFICI

Les antiquités de la ville de Rome anx xive, xve et xvi° sie~
cles. Topographie, Monuments, Collections, d'aprés des
documents nouveaux par EUGÈNE MUNTZ. Paris, E. Le-
roux, in-8 di 176 pp. e 7 tavole illustrate.

L'erudito autore, a cui la storia dell'arte, in ispe-
cie quella del Rinascimento alla corte papale, come
è noto a tutti i suoi cultori, va d'assai debitrice, ci
porge nel presente volume una raccolta di studi e
documenti sui monumenti antichi della Città Eterna,
rilevati da fonti, la di cui origine risale appunto

all'epoca stessa del Rinascimento. Pubblicati, per la
più gran parte, già prima in diverse riviste scienti-
fiche, vengono qui riuniti, alcuni essenzialmente au-
mentati, altri nella loro forma originale.

Nel primo de' suoi saggi l'autore tratta delle
Piante di Roma all'epoca del Rinascimento. Rias-
sumendo brevemente, e completando in alcuni punti
con osservazioni nuove e preziose le ricerche del-
l'opera fondamentale sul soggetto in questione, com-
pilata alcuni anni fa, dal comm. Giov. Battista de
 
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