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Archivio storico dell'arte — 1.1888

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Fasc. XI
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.17347#0583

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MISCELLANEA

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MISCELLANEA

Collezione «lei eanoiiico Filippo Pieri.

— Dal 21 al 26 gennaio p. p. fu venduta in Roma
al pubblico incanto quella collezione composta spe-
cialmente di suppellettili sacre in argento, bronzo niel-
lato e smaltato. Non senza rammarico si videro dagli
amatori in vendita oggetti, che si dimostravano, pel
loro speciale carattere, provenienti da chiese o Isti-
tuti ecclesiastici, a cui la legge fa divieto di alienare
oggetti artistici formanti parte del loro patrimonio.
Quella vendita testimoniava della inapplicazione delle
leggi e della dispersione continua che si fa anche
all'aperto, in piena luce meridiana, di ogni cosa an-
tica. Fra gli oggetti notammo un grande nodo sfe-
rico d'una croce processionale, in piastra di rame
rialzata a martello, cesellata a fogliami e dorata, con
ornamento di sei medaglioni eseguiti in ismalto, e
con iscrizione ricordante Nicolò di Guardiagrele, ce-
sellatore abruzzese del secolo xv (HOC . OPVS .
FECIT . NICOLAVS . D. ANDREE . D\ GVARDIA).
Fra i quadri, poco si vedeva di veramente singolare.
Notevole era il piccolo quadretto, rappresentante un
busto del Redentore, coronato di spine, segnato Joanes
vicentinuspinxit. Il catalogo della collezione è stato
pubblicato dalla tipografìa A. Befani. 0. M.

Collezione Orioli. — Questa collezione è
stata da breve tempo trasportata da Firenze al-
l'èstero, e nonostante le leggi Leopoldine ancora vi-
genti in Toscana, fu permessa l'esportazione di un
busto di terracotta di Giovanni II Bentivoglio, re-
cante l'iscrizione IOANES . BENTIVOLVS . BONON.
LIBERTATIS.PRICEPS. Il busto rappresenta il si-
gnor di Bologna con un berretto in capo, coi lunghi
capelli che gli nascondono la fronte, e con una col-
lana al collo, così come vedesi rappresentato nel ri-
tratto del Costa esistente nella galleria Pitti a Firenze.
Il busto ha molta rassomiglianza con le medaglie
dello Sperandio, al quale da taluno si attribuisce ad-
dirittura il busto medesimo.

0. M.

Preteso ritratto di Pico della Miran-
dola. - Nella Chronique des Aris (n 41, pag. 322)
il signor Eugène Miintz ha un'importante comuni-
cazione sul ritratto riprodotto in quest'Archivio (fa-

scicolo d'agosto, pag. 291) e che si è creduto fin qui
rappresentare Pico della Mirandola. Il signor Pro-
spero Valton gli ha fatto osservare la grande somi-
glianza che è tra quel ritratto e una miniatura di
Gherardo rappresentante Piero figlio di Lorenzo
de' Medici, che può vedersi riprodotta nella Histoire
de V Art pendant la Renaissance, dello stesso Miintz,
a pag. 317, o si guardi il costume, o i lineamenti del
volto, pare non possa dubitarsi che i due ritratti rap-
presentino la stessa persona, e che perciò il ritratto
della galleria degli Uffizi raffiguri, non già Pico della
Mirandola, ma Piero de'Medici. Ciò è confermato
dalla medaglia di Cosimo, il fondatore della dinastia
de' Medici, che il ritratto di Firenze tiene con le due
mani. Il ritratto sarebbe eseguito tra il 1492, data
della morte di Lorenzo, e il 1494, data della cac-
ciata di Piero; e con ciò si rende sempre meglio pro-
babile ch'esso debba veramente attribuirsi al Botti-
celli (m. nel 1510), di cui son note le relazioni colla
casa de" Medici. G.

Muova pul»l»!icazione della ditta ISrau n
di Dornaeli. — Coll'arte che ormai è nota a tutto il
mondo, la ditta Braun ha ora compiuto una nuova
serie di fotografìe de' quadri della galleria del prin-
cipe di Liechtenstein a Vienna. I cultori della storia
dell'arte italiana potranno cosi con lieve spesa avere
dinanzi agli occhi alcuno de' più bei quadri d'autore
italiano esistenti in quella collezione, giacché in mezzo
a molte opere della decadenza si trovan pure alcuni
gioielli che meritavano l'onore di questa nobile ri-
produzione, quali per esempio, un busto di giovane
donna, attribuito a Leonardo (n. 32); la Vergine col
Bambino, del Perugino (riproduzione d'un quadro dello
stesso autore nella galleria Pitti) (n. 20) ; un ritratto
d'uomo, in busto, del Pordenone ; un altro ritratto in
busto di un duca d'Urbino, opera attribuita a Fran-
cesco Francia (n. 36); la Sacra Famiglia con Santa
Caterina e un'altra Santa, di Palma il Vecchio (n. 9) ;
la Vergine col Bambino e Sant'Antonio, di Moretto
da Brescia (n. 13); la Sacra Famiglia, di Girolamo
Marchesi da Cotignola (n. 15) ; un ritratto d'uomo
in busto, di Marc'Antonio Francia-Bigio ; il matri-
monio di Santa Caterina, del Veronese (n. 226).

A V.

Archivio storico dell'Arte — Anno I, Fase. Xl-XII

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