DEL LUOGO DI NASCITA DI LEONE LEONI
E DEL MONUMENTO MEDICEO DA LUI ESEGUITO IN MILANO
ntorno a questo celebre statuario raccolse preziose notizie l'erudi-
tissimo mio collega nobile dottor Carlo Gasati della Regia Deputa-
zione di storia patria di Torino, il quale le pubblicò in Milano nel 1884
in un coll'efflgie di qucll'arlista, i ralla danna medaglia in piombo
posseduta dalla biblioteca Ambrosiana che porla la seguente scritta:
i). leo aretinos sculptor caesareus.
Ancora controversa per altro è là questione intorno al
luogo di nascita di Leone Leoni, non essendosi potuto trovare il
modo di scioglierla nò in Arezzo, rtè ih Menaggio, che si disputano
l'onore di avergli dato i natali. Che questa amena borgata (capo-
luogo di mandamento) la quale si specchia nelle acque del Lario,
non possa offrire l'atto di nascila del Leoni si comprende facilmente,
dacché i libri dei battesimi della sua chiesa parrocchiale sono po.
steriori in ordine di tempo alla comparsa del Leoni. La sorpresa invece è veramente grande per
Arezzo, che possiede bensì i registri dei battesimi relativi al tempo in cui deve essere nato Leoni1
Leoni (anno 1509), eppure il suo nome non vi figura.1 Certo è pertanto che non sorti i natali in Arezzo,
per cui Eugenio Plon nella recentissima e splendida sua opera intitolala Leone Leoni sculpteur de
Cliarles-Quinl et Pompeo Leoni sculpteur de Philippe II (Paris, 1887), riferendosi alle notizie comu-
nicategli dall'architetto Funghini di Arezzo, ha dovuto limitarsi a supporre, dacché lo voleva asso-
lutamente aretino, che il Leoni fosse venuto alla luce in qualche terra nei pressi di quella città e che
avesse ricevuto il battesimo in una di quelle chiese, di cui non esistono più gii antichi registri. Acquista
pertanto ora maggior credito la tradizione che sta a favore di Menaggio, suffragata com'è dagli scialli
di un contemporaneo di Leone Leoni e da altri argomenti che servono di rincalzo alla stessa.
Il P. Paolo Morigia o Meriggi (n. 1525, m. 1004) che viveva ai t empi di Leone Leoni (n. 1509 in. 1590)
e che perciò « doveva essere meglio informato », come giustamente fa osservare il dott. Casali, « fu il
primo a dare l'inappurabile notizia che Leone Leoni sia nato in Menaggio». 2 Nell'opera col titolo:
L'egregio ingegnere architetto Vincenzo Funghirli
di Arezzo che fece lo più diligenti ricerche per trovare
colà l'atto di nascita del Leoni, non vi ò riuscito. Ad
Eugenio Plon che glie no aveva fatto richiesta, rispon-
deva: « Per tre volte ho riscontrato i preziosi registri
dei battezzati in Duomo (detto Vescovado) e in Santa
Maria della Pieve, che sono le due chiese più antiche e
monumentali in cui si battezzavano i nati nell'interno
della città, ma Leone Leoni non vi figura, almeno entro
il periodo dal 1500 al 1514, per cui può credersi ch'egli
sia nato forse in qualche parrocchia dei pressi della città,
i cui antichi registri però non sì conservano, e l'archivio
vescovile ove tutti esistevano, fu disgraziatamente di-
strutto da un incendio nel 1580 circa. » (Voggasi PÌ.0N
E. Leone Leoni sculpleur otc. Paris, 1887, pag. 2).
2 Casati dott. Cablo: Leone Leoni d'Arezzo scultore
e Gio. Paolo Lomazzo pittore milanese. Milano, 1884,
pag. 9 e 10.
Archivio Storico dell'Arte. -Anno II, Fase. II.
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E DEL MONUMENTO MEDICEO DA LUI ESEGUITO IN MILANO
ntorno a questo celebre statuario raccolse preziose notizie l'erudi-
tissimo mio collega nobile dottor Carlo Gasati della Regia Deputa-
zione di storia patria di Torino, il quale le pubblicò in Milano nel 1884
in un coll'efflgie di qucll'arlista, i ralla danna medaglia in piombo
posseduta dalla biblioteca Ambrosiana che porla la seguente scritta:
i). leo aretinos sculptor caesareus.
Ancora controversa per altro è là questione intorno al
luogo di nascita di Leone Leoni, non essendosi potuto trovare il
modo di scioglierla nò in Arezzo, rtè ih Menaggio, che si disputano
l'onore di avergli dato i natali. Che questa amena borgata (capo-
luogo di mandamento) la quale si specchia nelle acque del Lario,
non possa offrire l'atto di nascila del Leoni si comprende facilmente,
dacché i libri dei battesimi della sua chiesa parrocchiale sono po.
steriori in ordine di tempo alla comparsa del Leoni. La sorpresa invece è veramente grande per
Arezzo, che possiede bensì i registri dei battesimi relativi al tempo in cui deve essere nato Leoni1
Leoni (anno 1509), eppure il suo nome non vi figura.1 Certo è pertanto che non sorti i natali in Arezzo,
per cui Eugenio Plon nella recentissima e splendida sua opera intitolala Leone Leoni sculpteur de
Cliarles-Quinl et Pompeo Leoni sculpteur de Philippe II (Paris, 1887), riferendosi alle notizie comu-
nicategli dall'architetto Funghini di Arezzo, ha dovuto limitarsi a supporre, dacché lo voleva asso-
lutamente aretino, che il Leoni fosse venuto alla luce in qualche terra nei pressi di quella città e che
avesse ricevuto il battesimo in una di quelle chiese, di cui non esistono più gii antichi registri. Acquista
pertanto ora maggior credito la tradizione che sta a favore di Menaggio, suffragata com'è dagli scialli
di un contemporaneo di Leone Leoni e da altri argomenti che servono di rincalzo alla stessa.
Il P. Paolo Morigia o Meriggi (n. 1525, m. 1004) che viveva ai t empi di Leone Leoni (n. 1509 in. 1590)
e che perciò « doveva essere meglio informato », come giustamente fa osservare il dott. Casali, « fu il
primo a dare l'inappurabile notizia che Leone Leoni sia nato in Menaggio». 2 Nell'opera col titolo:
L'egregio ingegnere architetto Vincenzo Funghirli
di Arezzo che fece lo più diligenti ricerche per trovare
colà l'atto di nascita del Leoni, non vi ò riuscito. Ad
Eugenio Plon che glie no aveva fatto richiesta, rispon-
deva: « Per tre volte ho riscontrato i preziosi registri
dei battezzati in Duomo (detto Vescovado) e in Santa
Maria della Pieve, che sono le due chiese più antiche e
monumentali in cui si battezzavano i nati nell'interno
della città, ma Leone Leoni non vi figura, almeno entro
il periodo dal 1500 al 1514, per cui può credersi ch'egli
sia nato forse in qualche parrocchia dei pressi della città,
i cui antichi registri però non sì conservano, e l'archivio
vescovile ove tutti esistevano, fu disgraziatamente di-
strutto da un incendio nel 1580 circa. » (Voggasi PÌ.0N
E. Leone Leoni sculpleur otc. Paris, 1887, pag. 2).
2 Casati dott. Cablo: Leone Leoni d'Arezzo scultore
e Gio. Paolo Lomazzo pittore milanese. Milano, 1884,
pag. 9 e 10.
Archivio Storico dell'Arte. -Anno II, Fase. II.
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