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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. II
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Nouvi documenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0111

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NUOVI DOCUMENTI

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tas de terra dieta Creta coeta invittriata et smaltata do
bonis et finis ae snfficiontibus eoloribus juxta predesi-
gnatum dessignum et inolius in apparenza, ita quod
vanum sit latitudini? Palmorum triutn et Festonus cum
cherubiuis sit alterius palmi cum uno quarto, et quas
figuras promisit l'acoro de terra bona infra Quindecim
dies et illas ostendere i'actas ex li-osco, infra idom
tempus ae subinde easdem invittriare, smaltare, òòquere

dupli ac omnia damna otc. Et Premissà foeit ot l'acero
promisit dictus Fr. Mathias prò pretto ot solutione dtto-
runi dueatoruni ami làrgoruhì, <pios dictus dominus
Albertus oidem solvi! in presotitia testinnì otc. et do
quibus (ile. Pro quibus otc. sod otiam ea quo in generali
obligatione non veniunt noe coniprohonduntur ot sub
ponis Camere apostolico obligavit cum jui'amonto etcon-
stitutione procuratoris, et in se onmos su'seepit censufas

et perficore, ae oidem domino Alberto hic in Uibo ad
domum habitationis sue consigliare infra unum alium
mensem cum dimidio oxinde sequentem, alias teneri vo-
luit ad restitutionom infrascripte pecunie, et ad penarti

sulta da atti notarili da esso rugati, non è nome nuovo alla storia
dell'arte, poiché egli fece edificare da Antonio da Sangàllo, al-
l'angolo della sua casa tra la via de' Coronari e il vicolo de]
Micio, fa famosa edicola detta Vlmagine di Ponte, ricordata in-
finite volte negli scritti e negli atti notarili del Cinquecento,
entro alla quale Pierin del Vaga dipinse a fresco Gesù Cristo
che incorona la Madonna. Nel basamento dell'elegante edicola
di travertino, che sussiste ancora, si legge scolpito — Albertus
Serra de Motitef errato— . La pittura di Pierin del Vaga non si
vede più. Il Serra riparò in tempo del sacco a Castel S. An-
gelo, dove morì mentre stava preparando l'atto di obbligazione
di Clemente VII verso i banchieri che prestarono al papa il
danaro per la convenzione cogli spagnoli clic doveva permei"
tergli d'uscir di Castello. L'atto fu sottoscritto da Tommaso
Paganuecio da Piacenza suo successore nell'ullieio di Notar'o
della Camera.

occlesiasticas cum mandato executive etc. centra «Mini
decernendo etc. Aetum Rome in officio etc. presentibus
gerardo poershom clerico Tullonsis diocosis ot Waltero
Regis clerico tulleusis diocosis testibus otc.
« Ita est fi-, mathias manu propria. »

Il nuovo documento che appresso pubblichiamo ci
assicura che il padre di Mattia era realmente Andrea
della Robbia figlio di Marco, e ci dà notizia di un'altra
opera ex terra cotta oitreala ac smaltata, di grandi
dimensioni, ch'egli si obbligava di eseguire nel 1522
pel cardinale Armellini Medici, che aveva tra suoi fa-
migliari quel notaio Alberto Serra a cui si riferisce il
documento precedente.

« Die ix Julii 1522. - Venerabilis vii- frater Mathias
Andree Marci do Robbia, comurijtatis fiorentina.', ordi-
nis sancti Dominici, spente etc. promisit et convenit

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