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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. III-IV
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Nuovi documenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0187

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NUOVI DOCUMENTI

155

da V.A.a di farli uedore le sue bellissime pitture: e per
me questa occasiono no seruira per recordarli le mie
grand abUgationi, pregando il sig.r« a concederli quel
più che desidera et a V. Al.a faccie TJmilis.ma Rcu.a
Roma li 15 marzo 1669.
« Di V. A.a Se.'"»'

« U. D. 0. S.re
« Gio. Lorenzo Bernini »

« Ser.ma Altezza

« Di V. A. Ser.ma

« Roma 16 marzo 1669.

« Bacciccia Pittore tanto ualenthuomo nelli ritratti
si parte domani per Modana, e girerà tutta la Lombardia
à uedere le Pitture più belle. Vien munito di Lettere
di raccomandatione per V. A. dal Cau.ro Bernino, e
sig.ra Principessa di Rossano et altri, che è quanto resto
come dissi.

« Hu.mo Deu.mo et. ecc.
« Vg.ne Rangoni »

« Ser.ma Altezza

(si omette)

« Bacciccia pittore è uenuto, e celebra la generosità
de V.a A.a al segno maggiore; ma io son restato confuso,
quando hò inteso, che non hà fatto il ritratto à V. A.
egli è però di humore di ritornare à riuedere le belle
Pitturo, e sodisfarsi con farne delle coppie.

« Roma li 13 Giugno 1669.
« Di V. A. Ser.ma

« Hu.mo Deu.mo ot Oblig.mo S.™ e Sud.to
« Vg."o Rangoni »

« Ser.ma Altezza

(si omette)

« Sarò da Bacciccia per sollecitare gli ritratti, i quali
però sento ridotti a buono stato, e belli assai.

(si omette)
« Roma li 20 Nouembre 1669.

« Ho.1"» Deu.mo et Oblig.mo S.™ e Sud.to
« Vg.ne Rangoni »

« Ser.ma Altezza

« Il sig.r Can.c° Muzzarelli scruterà à V. A. quello,
che risponde Ferdinando Pittore fiamingo, e quando si
si possa sperare di hauerlo. Supplico V. A. à permet-
termi che io dica qualche cosa, e con verità.

« Ferdinando fà bene, ma non lo conosco per pittore
da promettersi, che faccia bene di tutto quando si uoglia
entrare in figure intiere, et à cauallo. Ordinaria.*'' le
sue pitture uengono nere, e però vero che ne fà de'
buoni assai delli rittratti; mà al paragone con il Bac-
ciccia perdono assai si por il dissegno, come per lo
spirito e colorito.

« 11 Bacciccia hà le pretensioni come V. A. pure hà

nella lettera del sig.r Canonico ; ma la prontezza con la
quale si haurebbo mi pare che potesse essere più aggra-
dita, e la pretensione quando si riducesse come spiega
il sig.r Canonico non è fuori di proposito considerando
ogni rifflesso, che si fa sopra il medesimo. Io sò che
V. A. mi giudicherà partiate di Bacciccia conforme io
ne parlo, mà se hò da parlare con la uerità non posso
parlare diversa.** e poi gli rittratti di Bacciccia sarano
sempre stimati che quelli di ferdinando sarano sempre
conosciuti per opera ordinaria rispettiua.*e

« In fine i prezzi computando le cose per una parte
e l'altra sarano come eguali. Io hò uoluto dire il mio
sentimento nel resto V. A. risolila come più stimerà
meglio, et qui per fine humil.tc resto.

« Di V. A. S.ma

« Roma li 13 7.bre 1670.

« Hu.mo Don.'»0 et Oblig.mo S.™ e Sud.to
« Vg."e Rangoni »

« Ser.ma Altezza

(si omette)

« Il Pittore Bacciccia mi riparlò l'altro giorno, e
desidera di servire à V, A., et il sig. Buca di Parma,
aggiunto alla uirtu del medesimo il desiderio, fà che io
di nuouo ne scrina; e che aggiunga, che sarebbe buono
anche di fare altri quadri, ot anche a fresco, e forse
V. A. Io trouerà più di quello, che io dico; et il Cau.''o
Bernini ne può fare l'attestato di più credito e qui per
fino resto humilissima*e con chinandomi

« Di V. A. Ser.ma

« Roma li 24 Sett.™ 1670.

« Hu.mo Deu.mo et Oblig.mo S.™ et Sud.to
« V.ne Rangoni »

« Ser.ma Altezza

(si omette)

« Ferdinando Pittore hà girato un poco inamorato
di qualche Principessa che dipinge, e forse q.*a era la
causa perchè egli ricusò di essere q.*° inverno fuori di
Roma; non sò come sia per ritornare in essere.

« Roma li 15 Non.™ 1670.

« Hu.mo Deu.mo et Oblig.mo S.re e Sud.to
« Vg.ue Rangoni »

Il testamento di Guido Mazzoni,
detto il Paganino o il Modanino

Il modenese cronista Tommasino Lancilotto aveva
già fatto conoscere come il Mazzoni, morendo, avesse
diviso il suo patrimonio in tre parti, e come la prima
toccasse a Isabella, sua seconda moglie, figlia del conte
Gianantonio Mazon di Valisneria, e a Bernardino Maz-
zoni, suoi più stretti parenti; la seconda parte al
Monte di Pietà : la terza ai poveri por amor di Dio.
 
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