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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. III-IV
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Mariani, Lucio: Espozione di ceramica in Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0208

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170

ESPOSIZIONE DI CERAMICA IN ROMA

e la qualità degli oggetti; i secondi in produzione imi-
tativa ed originalo; dividiamo gli imitatori dello stile
da quelli che cercano anche contraffare la tecnica quasi
a riprodurre gli oggetti imitati; e gli originali in quelli
che ci offrono dello produzioni commerciali e quelli che
corcano rialzare la ceramica al vero grado di arte.

La sala in cui sono racco'ti gli oggetti antichi, ar-
cheologici propriamente detti, è certo la meglio ordinata,
poiché almeno vi si trovano riuniti oggetti del medesimo
genere: è una piccola raccolta di saggi, fra una quantità
straordinaria che so no potrebbe mettere insieme ; ma
la scolta è stata eccellente, a nostro avviso, e vi figura
quanto di più singolare si può vedere, sia por l'importanza
storica, come la celebre tazza de' natali di Diocleziano,
e le terrecotte arcaiche esposte dalla Commissione ar-
cheologica Comunale, i buccari del Taggiasco ecc., sia
per l'importanza artistica come la stupenda figuretta di
Tanagra del principe Odescalchi, la colleziono di ante-
fisse etnische do' fratelli Iacobini, i vasi etruschi del
principe Torlonia, ecc., sia per l'importanza tecnica, i
colori e gli smalti per musaici o lo murrine della Com-
missiono archeologica suddetta, del coni.1' Augusto Ca-
stellani, del prof.1 Bizzarri, ecc. ecc.

Il Surdi De Giuseppe ha esposto con altri oggetti una
coppa cristiana di vetro del iv secolo, con graffiti rap-
presentati la risurrezione di Lazzaro, pezzo veramente
importante di cui si sono occupati la Commissione di
archeologia cristiana od altri periodici scientifici.

Fra gli oggetti orientali antichi sono de' begli esem-
plari in smalti, vetri, e terrocotto, egizi, assiri ed altri
di M.r Taggiasco. Singolare è la collezione de' mattoni
decorativi persiani ed arabi del signor Adolfo Sola di
Aleppo, quelli spettanti al Museo artistico industriale
di Roma ed alcuni esposti dal cav. Attilio Simonetti,
tra i quali i primi sono specialmente ammirevoli per il
numero e la conservazione, sì che so no può ammirare
l'effetto complessivo do' rivestimenti parietali, i secondi
per la finezza e gli ultimi per la varietà e singolarità
de'la tecnica. Pregevole è puro la raccolta di piatti
cosi detti arabo-siculi del principe Torlonia.

11 Giappone e la Cina, in rapporto alla straordinaria
produzione di ceramiche di questi paesi, non sono abba-
stanza largamente rappresentati e fanno solo eccezione
il trionfo di grossi vasi giapponesi del Rempicci e la
bellissima collozione di finissimi vasi cinesi antichi di
don Augusto Torlonia. Qua e là, specialmente tra i servizi
da tavola delle case principesche esponenti, so no tro-
vano do' bei pezzi.

Una collezione singolare è pure quella che il signor
William Lambo ha donato al Museo A. I. di vasi ed
altri oggetti indiani, ammirevoli por la finezza del lavoro
e l'eleganza della forma, tra cui si scorgono alcune imi-
tazioni di rettili che sombrano veri.

Di ceramiche modioovali abbiamo qua e là dogli
osompi nelle collezioni della signora Enrichotta Castel-
lani, Torquato e Bice Castellani, Funghini, M.r Ysborg
ecc., ecc.; ma sono sopratutto considerevoli i mattoni

por rivestimenti parietali o pavimenti del Museo A. I.,
del Museo civico di Perugia ed altri.

Il cav. Funghini, intelligente raccoglitore, è tra questi
il più benemerito, dovendo l'Italia al suo infaticabile
lavoro di ricerca la maggior quantità delle terrecotte
aretino, di cui foco prezioso dono alla sua patria. Gli
oggetti da lui esposti formano una specie di collezione
do' saggi più importanti e singolari di tutte le manife-
stazioni antiche della ceramica e coll'essere disposti in
buon ordino, contrassegnati da cartellini che ne dichia-
rano l'origine e la qualità, hanno il pregio d'istruire il
visitatore, che avrebbe certo desiderato in tutto il resto
della esposiziono un ordine uguale.

Luca della Robbia e la sua scuola non figurano nella
esposiziono in modo degno della loro importanza. Vi
sono duo imagini di madonne in bassorilievo : l'una del
Museo civico di Perugia, l'altra più piccola dei coniugi
Funghini. Una terza più grande è una pala da altare
ma molto guasta. Si poteva supplire a molte mancanze
con riproduzioni o gessi di opere antiche ohe non si
potessero trasportare, e certo i della Robbia in una mostra
di ceramica in Italia, dovevano essere meglio rappre-
sentati.

Di mastro Giorgio da Gubbio sono alcuni esemplari
di piatti con lustri metallici, tra cui importantissimo
quello donato da S. M. il re d'Italia.al Museo A. 1. del
quale altra volta si parlò in questo periodico l.

Le maioliche delle varie fabbriche italiane non figu-
rano, come già dicevamo, in raccolte complessivo, ma
ve ne sono de' begli esemplari qua e là, sopratutto nelle
vetrino de' negozianti d'antichità espositori quali i Gor-
visiori, il Marinangeli, il Giacomini, tra gli oggetti inviati
da Foligno, Perugia, ecc.

Ma tra questi sono singolarissimi i vari pezzi di
scuola urbinate appartenenti alla casa Barberini, la quale
ha inviato pure parecchie tavolette dipinto tra cui alcune
stazioni della via crucis, che fanno tornare in mente
quello bellissimo che si trovano a Frascati presso la
chiesa di Capo Croce. Ma tra questi pezzi è certamente
ammirevole pel pregio artistico una conca dipinta e
scolpita a figure ed ornati, che senza tema di esagerare
si può ritenere come l'oggetto più importante della
esposizione.

Altri pezzi delle bello figulino di Capodimonte in
terraglia smaltata sono pure esposte dalla casa Barbe-
rini; altre di Sassonia stupende, dal principe Torlonia,
e cosi servizi e sopramobili in porcellana, in biscuit, ecc.
dal marchese Berardi, dal marchese di Roccagiovine
ed altri.

Ma dallo figuline da tavolino passando alla grande
scultura in terracotta, ci colpiscono a prima vista i busti
del Bernini e del Cieco da Gambassi esposti dalla casa
Barberini.

1 Vedi Anno I, Fase. VU.
 
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