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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. V-VI
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Cronaca artistica contemporanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0307

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CRONACA ARTISTICA CONTEMPORANEA

271

CRONACA ARTISTICA CONTEMPORANEA

Sommario. — Nuovo ordinamento delle esposizioni di
Brera a Milano. - Il palazzo di S. Giorgio a Genova -
Monumenti a Pisa, a Firenze, a Venezia: bozzetti di
quello a Ugo Foscolo e a Paolo Sarpi - Da capo un
concorso pel monumento a P. Cossa in Roma - Ri-
produzione dell'atrio di Villa Madama a M. Mario -
Il Salon di Parigi - Esposizione d'arte a Londra -
Statua della Regira Vittoria e acquisto del Museo
Britannico - Una Accademia di nuova creazione in
Baviera - Disposizioni amministrative a tutela di og-
getti d'arte.

Si tenne già parola in questa Cronaca, fino dal mese
di Agosto del decorso anno, della domanda rivolta dagli
artisti lombardi alla Accademia delle belle arti di Milano,
perchè fosse cercato un rimedio alla decadenza continua
della importanza delle annuali esposizioni artistiche in
detta città; decadenza attribuibile a cause diverse, la prin-
cipale delle quali riconòseevasi nella duplicità di queste
esposizioni tenute in primavera dalla Società permanente,
e in autunno dalla R. Accademia di Brera.

La domanda degli artisti lombardi apparve degna di
ogni maggiore attenzione : tanto che l'Accademia prodetta
deliberò che la questione sollevata dagli artisti venisse
studiata da una Commissiono speciale, la quale propose
che le esposizioni divenissero, anziché annue, triennali
per lasciar tempo fra l'ima e l'altra agli artisti di pre-
parare opere nuove e degne di figurarvi.

E l'Accademia accolse favorevolmente tale proposta,
che venne pure caldamente appoggiata dal suo Presi-
dente March. Emilio Visconti Venosta il quale diresse
gli studi per la compilazione di un nuovo regolamento
per la distribuzione dei premi di fondazione privata che
si distribuiscono allo esposizioni di Brera.

S. M. il Re, fondatore del premio Principe Umberto,
disposto sempre a secondare le utili riforme che mirano
al progresso dell'arte italiana, e gli eredi di Savorio
Fumagalli fondatore di altro premio cospicuo aderirono
pienamente alla proposta riforma : il Ministero della Istru-
zione Pubblica si mostrò pure favorevolissimo alla im-
portante innovazione, e ordinò che fosse studiato un
nuovo regolamento generale pel conferimento dei premi
nelle nuove esposizioni triennali.

Adesso la riforma è compiuta: le esposizioni di Brera
che risalgono al 1805 e che ebbero tanta parte nella
vita di Milano sotto l'epoca napoleonica non solo, ma
anche sotto il dominio austriaco e sotto il regime na-
zionale attuale, acquisteranno una vitalità nuova, e il ca-
rattere di una solennità artistica nazionale.

Nel 1891 avrà luogo la prima di queste eposizioni,
e i concorrenti potranno disputarsi tre premi Principe

Umberto di L. 4000 ciascuno: gli artisti italiani che
avran la fortuna di non avere ancora compiuti i 32 anni
di età potran concorrere ad altri tre premi Fumagalli
di L. 4000 ciascuno, e i giovani artisti usciti dalla Acca-
demia di Milano concorreranno ad un altro premio eguale
di pittura storica, fondato dal cav. Antonio Gavazzi.

Gli scultori lombardi poi concorreranno ai premi
fondati dalla vedova dello scultore Tantardini, conferiti
dal Municipio che ne amministra la istituzione ; né man-
cheranno i minori premi Canonica poi tre rami dell'arto,
Milius per l'affresco e il paesaggio storico, Vittadini e
Gloria per l'architettura, e Girotti per l'arte industrialo.

Questo importante numero di vistosi premi contri-
buirà a rendere assai ricche di opere importanti le nuove
esposizioni triennali di belle arti in Milano, alle quali
non dubitiamo sia per accorrere numeroso il ceto degli
artisti ed il pubblico, con sempre maggior profitto e pro-
gresso dell'arte.

E qui giovi l'aggiungere che nella prima esposizione
saranno concessi agli artisti, pei premi Fumagalli, dei
limiti speciali di età, in consideraziono della interruzione
nel conferimento di questi premi negli anni 1889 e 1890;
e che le esposizioni primaverili della Permanente con-
tinueranno a tenersi annualmente come per lo passato.

La saggia innovazione, della quale ho tenuto parola, ha
incontrato la generale approvazione degli artisti non solo,
ma di tutti coloro ai quali sta a cuore il decoro e l'in-
cremento dell'arte italiana.

— A Genova è sorta una questione piuttosto grave,
artistico-edilizia, circa la conservazione del palazzo così
detto di S. Giorgio, parto del quale il Municipio vorrebbe
demolire por ragioni di comodo e di decoro pubblico.
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha nominato una
Commissione con l'incarico di studiare questa questione.
Il sen. Cremona, vice - presidente del Consiglio Superiore
della I. P. avrà la presidenza di questa Commissiono,
che sarà poi formata dal Presidente dell'Accademia dei
Lincei, dal presidente del R. Istituto storico italiano, da
un Professore d'architettura della Accademia di belle
arti di Milano, e da uno della R. Università di Torino,
da un professore di economia politica dell'Università di
Roma e da un Capo divisione del Ministero di Agricol-
tura, Industria e Commercio.

— A Pisa si è inaugurato un monumento ai morti nei
celebri fatti d'arme di Curtatone e di Montanara, e Fi-
renze si prepara ad erigerne uno in Santa Croce a Ugo
Foscolo. La mostra dei bozzetti per quest'ultimo si è
già aperta nel refettorio di quel celebre convento. I con-
 
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