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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. VII
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0353

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MISCELLANEA

313

MISCELLANEA

Contributo alla cronologia della vita e
dolio opero di Giovanni di Pietro spagnuolo,
dotto lo Spagna.

1504, 9 marzo. — È in Perugia, dove per mezzo suo
e del tesoriere pontificio Alfano Alfani, il ceneraio di
S. Pietro ed il pittore Fiorenzo di Lorenzo si accordano
intorno al prezzo di un affresco 1.

L'accordo certamente fu fatto nel monastero, il che
ne dà occasione di cercare che cosa mai vi operasse.
Fra tutti i dipinti in esso oggi esistenti, quelli che più
si avvicinano alla maniera dello Spagna sono gli affre-
schi della cappella interna di S. Martino, che le guido
si contentano dire della scuola di Pietro, senza attribuirle
nominatamente ad alcuno

1507, 12 settembre. — Il procuratore del luogo di
Monte Santo, presso Todi, gli alloga a dipingere una
tavola per la chiesa di detto convento. L'istromento di
allogazione è stato pubblicato più volte, ma sempre scor-
rettamente. Esso dice cosi: « Actum Tuderti in medio
platee magne, prosentibus domino Lodovico de Actis et
domino Iulio etiam de Actis de Tudorto testibus ete.
Hector Iohannis Rubri de Tuderto procurator loci Montis
Sancii prope Tudertum sponte etc. dodit et locavit ad
facienduiri imam tabulam seu conam prò ecclesia Montis
Sancti magistro Iohanni alias Spagna hispano, prò qua et
ipsius manifattura promisit dare ducatos ducentum auri,
et tabulam, et cameram, et dictus magister Iohannes
promisit picturam tacere sumptibus suis de auro et co-
loribus et aliis rebus etc. ad instar et similitudinem tabule
facte in ecclesia Sancti Hieronimi de Narnea 2, pro-
mittens etc. 3 ».

1508, 3 agosto. — Riceve dieci carlini per paga-
mento della pentura de la cortina de la Madonna della.
Consolazione di Todi. 4

1508, 18 agosto. — Fatto cittadino di Macerata pro-
mette sostenere gli oneri del comune. 5

1 Archivio di S. Pietro. Lib. Mas. n. 292, a c. 129; Giorn.
n. 129.

a Quella oggi nella sala consiliare del municipio, riconosciuta
per opera di Tommaso Bigordo, soprannominato il Ghirlandaio.
Nel 1505 essa fu proposta per modello al Sanzio.

3 Archivio not. di Todi. Rog. di Gianantonio Benedettoni, bast.
degli anni 1507, 1509, c. 148.

4 Archivio di d. Santuario. Lib. VII. 0. 56.

5 Quest'atto fu già ricordato in questo Archivio dal Gianuizzi
(Vedi anno I, fase. Ili, pag. 80, col. 2").

1508, 14 dicembre. — Confessa di aver ricevuto du-
cati 57 a conto dei 200 dovutigli per la pittura della
tavola di Monte Santo. E prezzo dell'opera riportare il
testo della quietanza: « Magister Iohannes alias dictus
Spagna, pictor cone seu tabule ponende et allocande in
ecclesia Montis Sancti per se etc. sponte et ex certa sui
scientia per se etc. facit diete fabrice sive ecclesie Montis
Sancti et Hectori Io. Francisci ychonomo et procuratori
diete ecclesie et fabrice et mini Alexandro notario pu-
blico infrascripto presenti et acceptanti filiera quietatio-
nem refutationem absolutionem et pactum de ulterius
non plus petendo do ducatis quinquaginta septem auri
do somma ducontorum quos ipse Hector quo sopra no-
mine tenetur dare eidem magistro Iohanni prò integro
pretio picture diete cone, ut patere dixerunt manti ser
Iohannis Antonii Ugolini publici notarii Tuderti, ut
etiam patere dixerunt ad librum diete fabrice manu dicti
Mectoris. Et hanc quietationem fecit dictus magister
Iohannes prò eo quia de dieta summa quinquaginta septem
ducatorum auri habuit in aurum et pecuniam numeratam
ducatorum quind,ecim in presentiam dictorum testium
et mei notarii, et reliquos usque in dictam summam
lvii confessus fu.it habuisse et recepisse a dicto Hectore
quo sopra nomino, quos denarios dictus Hector dixit,
asseruit et affirmavit esse de terrenis et pecuniis propriis
diete ecclesie, et promisit dictus magister Iohannes jus
s ium nulli alii dare etc. 1 ».

1510, 17 aprile. — Costituitosi personalmente in-
nanzi al notaio Piergiorgio di Antonio in Recanati, ivi
stipula un istromento col quale rilascia ad una tal Pan-
dolfina 41 fiorini. 2

1510, 30 settembre. — La suddetta Pandolfina gli
paga 25 fiorini per mano del notaio recanatese Callisto
■ di Leonardo. 3

1510, 4 ottobre. — E tornato a Macerata o la Pan-
dolfina gli salda il resto del suo debito di 16 fiorini per
mano di Martinangelo di Giacomo altro notaio recana-
tese. 4

1511. — Nella tavola di Monto Santo è segnato que-
sto millesimo con numeri romani.

1 Archivio vescovile di Todi. Rogit. di Alessandro di ser Pol-
libne, prot. 31, an. 1505-1508, c. 48 t.
3 Vedi in questo Archivio loc. cit.
3 Ibid., loc. cit.
1 Ibid., loc. cit.
 
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