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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. VIII-IX
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Fumia, Luigi: La facciata del duomo d'Orvieto, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0380
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336

LUIGI PUMI

dell'Opera. 1 Invece si operò una buona provvisione di pietre di macinello, arrivate in settembre
per libbre 22,000. 2 II muramento del frontone si compiva nel novembre 1455 e si copri con tetto
a decorrenti. :i Lungo l'inverno si dovettero lavorare i marmi a colore: marmi bianchi, marmi
neri e marmi rossi, dandosene ordinazione limitata, perchè si pativa difetto di danaro. 1 Marmi
si chiesero a Siena e altrove anche nel maggio 1456. 5 In tenuta di Castel Forchiamo si acqui-
starono venti pezzi por ducati nove di camera in oro. 6

Nell'aprile 1456 sono nominate le cornici grandi di marmo per la ghirlanda del frontone ~.
Avverto che per frontone intendono non già il triangolo che ancora non era cominciato, ma la fronte
dell'occhio, adoperando, direi quasi coi retori, il tutto per la parte. Anzi al triangolo meglio che
dare il termine di frontone, come vedremo in seguito, si trova applicato il nome di ffontespizio,
e di frontespizio e di frontone indifferentemente. Le dette cornici furono lavorate in parte a Carrara,
in parte a Gorneto nel porto. I soprastanti e quei cittadini mossi a consigliare intorno alle cose
dell'Opera avvertirono che due nicchie da un lato e due dall'altro erano alquanto minori alle altre,
e che le pietre rosse a modo di fregio sopra le nicchie non avevano le punte bene riunite fra loro
colle nicchie stesse siccome nel mezzo della facciata, per una differenza di un dito e mezzo circa.
Fu proposto di sospendere il lavoro fino a che non si vedesse se il difetto non fosse nella facciata
o altrimenti. Maestro Giorgio di Niccola, uno dei detti cittadini, sorse a dire in quell'adunanza,
che veramente quel difetto c'era; ma non così da portare a mancamento o futuro pericolo di detta
opera, come cosa che era brutta sì a veder da vicino, ma da terra, a chi non lo avesse saputo,
per la molta altezza, sfuggiva. Gli pareva che voler sospendere e ritardare i lavori per un diletto
così piccolo sarebbe stato maggior danno assai, massime perchè nell'inverno a causa dei venti e
delle pioggie non si avrebbe potuto lavorare. I soprastanti e i cittadini di quella commissione vol-
lero recarsi sul luogo salendo lino a capo del ponte nell'alto della facciata e si accertarono della cosa.
Poi tosto che furono discesi, non penarono ad approvare la proposta di maestro Giorgio.8 Una statua
di marmo grande era già fatta per essere collocata in uno dei tabernacoli o nicchie allora compiute. Si
deliberò di metterla in un angolo della chiesa verso le camere dei canonici. La scolpì lo stesso
Antonio Federighi capomaestro. !» Già fin dall'anno 1445 un'altra statua di marmo era stata posta
in alto, senza sia detto il luogo di sua destinazione. 10

In su i primi dell'agosto la ghirlanda stava per terminarsi. Dietro alla ghirlanda dovevasi comin-
ciare il frontespizio : dietro al frontespizio un andito. Incerti se costruire l'andito in piano o a scale,
come gli altri, deliberarono che il frontespizio si dovesse fare a triangolo e con le scale dietro per
maggiore fortezza, altrimenti si dubitava che il vento non facesse qualche pregiudizio, e a tanta,
altezza non avesse anche a gettarlo a terra. Vollero le scale a macinello e non di travertino, che,
dicevano non resistere al gelo. 11 Per deliberazione del 31 agosto 1456 furono ordinate con pettorale,
piuttosto che di pietra, di ferro, come più belli) senza costare di più 12. Il frontespizio si piegasse a
triangolo, e se non dovesse essere triangolo perfetto, non uscisse mai di triangolo oltre due piedi,
perchè sarebbe stato più bello a vedere. 13 Ma non vi fu messo mano così presto.

Dopo un ricordo di due carrate di marmo di Carrara del peso di libre 10,640 portate nel 1457
da Corneto, 11 si hanno semplici accenni, nell'anno 1479, ad altri materiali che forse non servivano
tutti per continuare la facciata, 15 o se preparati, non furono posti in opera; poiché nel 1513
troviamo scritto (come si vedrà) che il lavoro del frontespizio era rimasto sospeso per qua-
rant'anni, nonostante il materiale già pronto.

1 Arch. detto, Rif. 1448-1457, c. 248 t. ' Arch. dotto, Rif. 1448-1457; 1457, giugno 3. c. 3671.

- Arch. detto, Cam. 1449-1460; 1455, settembre 6. '" Arch. dotto, Rif. 1448-1457, c. 324 t; Cam. 1449-

. . , , ,, „ , , Arn , iCC , , 1400; 1456, settembre 11.

Arch. dotto, Cam. 1449-1460; 1455, novembre 1. '.

" Arch. detto, Cam. 1449-1460; 1445, gennaio 18.
* Arch. detto, Rif. 1448-1457, c. 388 t. . , , ,, „„. ,

1! Arch. detto, Rif. 1448-1457, c. 324 t.

8 Arch. detto, Rif. 1448-1457, c. 314 t, 315. >.■> A,,ch dctt0; Rif_ 1448.1457; C- 327

» Arch. detto, Rif. 1448-1457, c. 315. » Arch. dotto, Rif. 1448-1457, c. 324 t.

7 Arch. detto, Rif. 1448-1457, c. 388 t. » Arch. dotto, Cani. 1460-1469; 1408, settembre 3:

6 Arch. dotto, Rif. 1448-1457, c. 323. Rif. 1458-1488; 1479, dicembro 5, c. 587 t.
 
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