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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. VIII-IX
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Gentili, Ettore: San Pietro di Toscanella
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0410

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SAN PIETRO DI TOSCA.NELLA

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che non fu necessario lungo ed attento esame ad avere certezza di quali lavori nella facciata spet-
tino piuttosto all'uno che all'altro degli artefici.

La porta centrale è interamente opera dei marmorari: le svelto ed aggraziate colonnine, gli
eleganti e snelli capitelli, la forma tipica degli archi, il fregio a punta di diamante sullo spigolo
vivo del maggiore archivolto, i mosaici ricorrenti lungo gli stipiti della porta, nella lunetta, e nei
quattro archivolti, il peculiar modo onde sono ricavate per incasso e non per rilievo le gole e i
tori che danno gioco di chiaroscuri agli spigoli dei quattro stipiti rientranti fra le colonne, ne offrono
certezza. La porta si apre graziosa nella parete, la quale è priva di ogni adornamento, se se ne
tolga due piccoli rettangoli di marmo bianco con innesti di mosaico lateralmente al sommo del-
l'arco: cosi la candidezza del marmo della porta spicca gentilissima sulla severa e calda tinta dei
bei conci.

A breve distanza dal sommo dell'archivolto maggiore della porta ricorre una schietta cornice
ove poggiano diesi colonnine e due pilastri, sui cui brevi e larghi capitelli girano undici archetti
a ferro di cavallo formanti una bella loggetta. Questa e i due fieri grifoni alali, che la spalleggiano
sporgendo vivamente dagli spigoli estremi dell'avancorpo, sono opere cosmatesche. Cosi pure la
seconda cornice portata da piccole e molto spesse mensolette, formate da teste vere o fantastiche
di uomini e di animali.

Su questa cornice, ai lati estremi, e precisamente al di sopra dei due grifoni, stanno due basi
cilindriche, aventi aspetto di capitelli, ornate da cinque grandi foglie simili a quelle dei capitelli
della chiesa, cioè estremamente sporgenti e molto ripiegate allo innanzi. Su queste basi poggiano
i piedi anteriori di due torelli che sopportano sul dorso robusto i due forti pilastri che si ergono
a sostenere l'architrave del timpano. I capitelli che sottostanno all' architrave e le mensole che
lungo tutta la fronte lo sopportano sono arricchiti del medesimo originale motivo delle foglie
mollo ripiegate. Il quale motivo si ripete con suprema eleganza nell'ultima esterna cornice del
grande rosone che sta nel centro, cornice inquadrata fra i simboli dei quattro evangelisti.

Le basi cilindriche, i torelli, i pilastri ed i loro capitelli, le mensole che reggono l'architrave
del timpano, l'architrave stesso ed il timpano tutto, gli emblemi degli evangelisti che come i dragoni
piantati sui lembi ultimi della inquadratura della cornice sono tanto diversi, nella fattura scultoria,
dai grifoni che fiancheggiano la loggia, e la cornice circolare esterna del rosone sono opera del-
l'artefice che ha scolpito con tanto vigorosa e sicura mano i capitelli delle nuove arcate interne.

Sono invece lavoro cosmatesco il rosone e due lunghe bifore a tre colonnine che lo fiancheggiano.

Tutta la parte della fronte che sottostà al cornicione superiore del loggiato è più sporgente
che non lo sia tutta la parte che lo sovrasta; più sporgente di tanto, quanta è la profondità tra la
base delle colonne del loggiato ed il muro della chiesa : o, a meglio intenderci, di tanto quanto
dista la faccia esterna dell'archivolto maggiore della porta centrale dalla faccia esterna degli stipiti
della porta. — Il che mi fa agevolmente concludere che l'artefice del decimo secolo aveva imma-
ginato la parte centrale della facciata su un solo piano, e ne aveva, se non compiuta, certo pre-
parata tutta l'ossatura e gli scompartì: mentre i marmorari del dodicesimo secolo chiamati a com-
piere o a modificare la parte centrale, avendo immaginato una porta a più ripiani rientranti, furono
costretti a dare maggiore sporgenza alla parte circostante e quindi al loggiato superiore ed al
suo cornicione.

Ed è forse questa stessa la cagione per cui manca oggi, nella parie centrale, la ricorrenza
degli archetti che sulla fronte delle due navi laterali portano l'architrave dei due timpani tronchi.
Un attento esame delle parli restanti mi fa sicuro che l'artista del decimo secolo aveva creata
tale ricorrenza.

Le parti laterali sono fortunatamente intatte, e ci danno tutta la misura dell' ingegno di quel
valente che le creò. Sta nel centro della fronte di ognuna delle due navi una porla imponente
per la singolare robustezza. I due pilastri che reggono l'archivolto maggiore aggettano dallo stipite
della vera porta solo tanto quanto occorre perchè nell'angolo trovi posto una colonna, sul cui capi-
tello non poggia un altro arco ma, a strombo, l'intradosso dell'arco portato dal pilastro; due
colonnine che vanno a reggere nell'alto altri archi decorativi, rinserrano la porta al punto di
congiunzione dello archivolto col capitello del pilastro, e nei due angoli formati dalle colonnine
 
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