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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. XI-XII
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Beltrami, Luca: Raffaele Cattaneo e la sua opera "L' architettura in Italia dal secolo VI al mille circa"
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0524

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RAFFAELE CATTANEO E LA SUA OPERA

p.

47?

state rimosse non vi è a dubitare : lo dimostra chiaramente il fatto che una di esse, quella di
destra, venne rimessa in opera capovolta, presentando in basso quella fascia ad ornamentazione
distinta dal resto, che in quella di sinistra si trova in alto, il che spiega perfettamente come si
vegga capovolta altresì quella iscrizione che era stata incisa per figurare in basso della cordonatura.
Non è quindi infondata la supposizione che all' atto del restauro, che potrebbe essere stato com-
piuto dal maestro Adamo d'Àrogno, questi abbia fra gli altri lavori levate le due cordonature,
sopra una delle quali incise il proprio nome a ricordo dell'opera sua e quindi, per inavvertenza
0 altra ragione, sia stata collocata a destra la cordonatura che era a sinistra, mettendola neces-
sariamente capovolta pel fatto che alla cordonatura è unita una aletta di pilastro che doveva
adattarsi ancora alla corrispondente porzione di base e di capitello : la cordonatura di destra
dovette quindi essere collocata a, sinistra,!'np/npifVj ftwla necessità di capovolgerla, perchè a questa
non si trova unita, come nell'altra, la corrispondente aletta di' pilastro. '

Ci siamo alquanto dilungati su questo punto inquantochè interessava mettere in evidenza le
contraddittorie conclusioni cui può condurre una analisi incompleta del monumento, col rilevare
come due medesimi scrittori, concordi nel voler dimostrare che l'atrio di S. Ambrogio non sia
anteriore al secolo "xu, si sieno serviti degli stessi frammenti, attribuendo però a questi due epoche
che hanno un divario nientemeno che di due secoli e mezzo. ,11 Cattaneo e il Forcella sono pure
concordi nel chiedere che sia levata la lapide, posta pochi anni or sono dal Municipio di Milano
sulla fronte esterna dell'atrio, colla iscrizione :

, ! , .,. ANSPERTO DA BIASSONO ' " ' :

. .i - ARCIVESCOVO DI MILANO ' ' ' "' 1 ''■

DAL DCCCLXVIII AL DCCCLXXXI

ERESSE QUEST'ATRIO K
'.. '. : ... '':

Nói però, benché poco tèneri per quéste iscrizioni moderne disseminate con troppa, facilità,
non conveniamo, per ora, nel reclamare così leggermente che questa lapide sia tolta : .se, all'in7
fuori della lapide funeraria, non è ancora storicamente accertato che l'atrio di S.: Ambrogio sia
opera di Ansperto, non è neppure provato che questo sia una costruzione del secolo xn: dimo-
doché ci sembra per lo meno imprudente troncare la questione, col togliere ora la 'lapide, finché
non sia tolta di mezzo la possibilità che ulteriori ricerche ne abbiano ad imporre la ricollocazione
in posto, i „, : 1 ' '• ! ' ' '''< >'•■

Se quindi non si può ancora1 considerare risolta la questione del S. Ambrogio di Milano, sulla qnalè
si fonda tutto il sistema della evoluzione dell'arte dal secolo vi al Mille ideato dal Cattaneo, questi
colla pubblicazione sua' avrà contribuito a richiamarvi ancora una volta l'attenzione degli studiosi,
promovendo quelle ulteriori ricérche ed indagini che forse in un non lontano avvenire potranno
portare una maggior luce su questo punto vitale dell'architettura lombarda nel ix. secolo., , .

; Luca Bei/prami
 
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