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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. XI-XII
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Cronaca artistica contemporanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0540

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CRONACA ARTISTICA CONTEMPORANEA

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una collezione bellissima di stampe, ed un'altra di istru-
menti musicali antichi, state per testamento destinate al
Museo stesso da un munifico amatore, il signor Th.
Steinway.

— Il celebre quadro di Millet, VAngelus, del quale
feci parola nella mia cronaca precedente, continua tut-
tora a far parlare di sé. La dogana americana ha re-
clamato dapprima un diritto di 175,000 franchi per la-
sciarlo entrare negli Stati-Uniti, e ciò in base all'enorme
prezzo d'acquisto: ma poi è venuta a una transazione
coi suoi proprietarii, ed ha acconsentito a lasciarlo pas-
sare in franchigia, alla condizione però che non resti
più di sei mesi nel territorio dogli Stati Uniti e che non
sia rivenduto durante questo tempo. I proprietari hanno
accettato il patto, e si sono impegnati a pagare all'e-
rario americano il doppio della somma richiesta prima-
mente dalla dogana, nel caso che il famoso dipinto debba
rimanere negli Stati Uniti. Si consideri dunque qual
somma dovrà sborsare il nuovo acquirente, se uno ve
ne sarà che sia disposto a pagarlo circa un milione.
Intanto l'Angelus anderà a Londra, ed ivi sarà esposto
in una gran sala che i suoi proprietarii a tale uopo
hanno preso a pigione.

— La vedova del celebre scultore Carpeaux sta trat-
tando col Museo del Louvre la vendita di due fra i
modelli eseguiti dall'esimio artista, quello cioè della
fontana dell'Osservatorio, le quattro parti del mondo
che sostengono il globo; e quello del gruppo della
Danza che decora la facciata del teatro dell'Opera;
gruppo bellissimo per movimento, per vita, ' per le dif-
ficoltà grandi superate a fine di dare nel ristretto spazio
concessogli dalle necessità architettoniche, il conveniente
sviluppo alla danza sfrenata, regolata dal timpano della
figura principale che sta in piedi in mezzo a quella com-
posizione stupenda. La mano sacrilega che osò mac-
chiare quel marmo, rompendovi sopra una bottiglia di
inchiostro, invano ha tentato denigrarne il merito: quel
gruppo rimarrà sempre come testimone non dubbia del
valore artistico eccezionale di Carpeaux e il museo del
Louvre ritrarrà nuovo lustro dai modelli dei quali sta
trattando l'acquisto.

— A Parigi è stato inaugurato sulla piazza di Wa-
gram il monumento eretto alla memoria di Alfonso di
Neuville, il celebre pittore di battaglie e di soggetti mi-
litari. Questo monumento misura in altezza sei metri,
dei quali 2,90 son riserbati al piedistallo, e il rimanente
rappresenta l'altezza della statua in bronzo, che ripro-
duce le sembianze del celebre artista. Questa è opera
dello scultore Francis de Saint-Vidal, e lo zoccolo è
dell'architetto Ulisse Gravigny, ispettore dei lavori della
città di Parigi. Il monumento è stato eretto per sotto-
scrizione pubblica, e la cerimonia della sua inaugura-
zione è stata imponente, e ha dimostrato quanto grande
sia la simpatia del popolo parigino per l'artista che ha
illustrato tanti eroici fatti dell'esercito francese.

— Ralzac pure ha il suo monumento a Tours. L'au-

tore della Commedia umana è rappresentato in veste
monacale, seduto su di una poltrona con una penna
nella destra. La statua è di bronzo e di proporzione
doppia del vero. E non solo Tours, ma anche Pa-
rigi avrà la sua statua di Balzac. La esecuzione di
questa, che dovrà erigersi al Palazzo Reale nella gal-
leria d'Orleans è stata affidata al signor Chapu dell'I-
stituto di Francia. Il suo bozzetto è stato esaminato
dalla Commissione del monumento, ed è stato trovato
soddisfacentissimo. Anch'egli ha rappresentato Balzac,
seduto, con la penna in mano, in atto di meditare. Una
graziosa figura femminile, che personifica la Commedia
umana, si manifesta ai suoi sguardi; ma si vela per
sfuggire all'occhio indiscreto degli altri. Sullo zoccolo è
riprodotto un teatrino di marionette che rappresentano
il Mercadet, una delle produzioni drammatiche dell'au-
tore meglio riuscite.

Quel teatro di marionette, introdotto così in un mo-
numento pubblico, per dire il vero mi fa un certo ef-
fetto ! E vero che caratterizza bene l'epoca nostra.....

Basta, io non son giudice competente in materia,

— A Grenoble pure si è inalzato un monumento.
Saverio Jouvin, fabbricante di guanti, ha la sua statua
anch'egli, inaugurata il 17 di questo mese, con inter-
vento del prefetto, del sindaco, del presidente della ca-
mera sindacale dei guantai di Grenoble, e dal genero
stesso del monumentato. Io non nego la utilità dell'arte
di fabbricare i guanti, ora specialmente che andiamo
incontro all'inverno; non metto in dubbio i benefizii che
la città di Grenoble può aver ritratti da tale industria,
e comprendo la gratitudine che può nutrire verso il
fondatore di questa; ma l'erigergli proprio una statua,
sbaglierò, ma mi sembra un tantino di troppo. Capisco
che ormai é divenuto un obbligo di moda che non solo
ogni città, ma ogni borgata, eriga il suo monumento;
ma so si seguita così c'è da trovarsi, a veder monu-
mentati anche i sarti, i calzolai, e i venditori di ;cera
da scarpe.

— Finisco commemorando un esimio artista romano
mancato ai vivi negli ultimi giorni dell'ottobre decorso.
Parlo del cav. Michclangiolo Martini, valentissimo in-
cisore in rame, al quale si devono molti lavori bellis-
simi eseguiti per la Calcografia romana, ed anche per
conto suo proprio. Tra i primi tengoh posto distinto il
Presepio di Lorenzo di Credi, il Violinista e la Galatea
di Raffaello, la Creazione d'Eva della Sistina, di Miche-
langelo; tra i secondi, un bellissimo ritratto di Pio IX,
e altri. di illustri prelati. Fu educato nell'Ospizio di
S. Michele, ed ebbe gli stessi maestri del Calamatta e
del Mercuri. Nel 1877 ebbe il posto di professore d'in-
cisione nell'Ospizio medesimo ove aveva studiato da
bambino: i meriti suoi gli guadagnarono la croce dei
SS. Maurizio e Lazzaro, Mancò in età di 09 anni, rim-
pianto da tutti.

Novembre, 1889.

C. Galeazzi.
 
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