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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. III
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Harck, Fritz von: Quadri di maestri italiani nelle gallerie private di Germania
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0181

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QUADRI DI MAESTRI ITALIANI

NELLE GALLERIE PRIVATE DI GERMANIA

I.

La collezione H. Yieweg* in Braunschweig

essdn italiano amico dell'arte, il quale, oltre all'interesse arti-
stico, abbia anche del sentimento per il passato storico dei
luoghi che visita e si compiaccia nel l'ammirarne la bellezza
del paesaggio e nell'esaminare il carattere degli abitanti e quello
delle loro abitazioni, dovrebbe dimenticar di visitare la graziosa
città di Braunschweig. L'antica città dei Yelfi e l'Italia sono
storicamente in relazione strettissima. Quivi è la sede della
potente casa, le cui relazioni coll'imperatore e coll'impero eb-
bero i loro effetti lino al di là delle Alpi, dove, come nel Nord,
al di qua di esse, risonò per lunghi e lunghi anni il grido di
guerra dei G-uelfi e dei Ghibellini. Quivi questo grido di guerra,
che apportò all'Italia infiniti guai e fiere discordie, ebbe la sua
origine nella gagliarda e slanciata figura di Enrico il Leone, la cui rocca, Dankwarderode, devo-
tamente restaurata, ci sta ora nuovamente innanzi nella sua dignitosa semplicità.

Senonchè non solo la storia, ma anche parecchie altre cose ridesteranno qui nel cuore dell'Ita-
liano il ricordo della sua patria. Come tante città minori d'Italia, così anche Braunschweig ha
conservato nel suo aspetto esterno il carattere della sua passata importanza come sede di una
casa una volta potente; vi sono ancora moltissime cose che ci riconducono nel tempo del suo
fiore, quand'essa aveva un posto importante nella lega anseatica; essa non è ancora diventata una
città del tutto moderna, una di quelle città del secolo decimonono con le immense ed altissime
case incomode e piene di strepito, sotto le quali passano in folla gli uomini irrequieti alla caccia
del vitello d'oro. Essa ha ancora conservato in alcune singole parti il fascino dei tempi passati,
nè vi è per anco interamente svanito il soffio della vita contemplativa e chiusa in se stessa dei
secoli passati; vi si trovano ancora delle piazze poeticamente tranquille, circondate da chiese o
da case alquanto grandi di stile romanico o gotico, strade con graziose case borghesi, edilizi con
travi riccamente intagliate; vi si trova ancora l'arte antica e la quiete della contemplazione: cose,
innanzi alle quali noi tedeschi proviamo tanto entusiasmo nelle piccole città d'Italia che, vedute
una volta, ridestano di continuo il desiderio delle ore ivi passate come in un sogno.

Però anche la Braunschweig moderna ci appare sotto un aspetto favorevole: quella parte

Archivio storico dell' Arte. - Anno III. Fase. V -VI.

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