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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. III
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Harck, Fritz von: Quadri di maestri italiani nelle gallerie private di Germania
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0186

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174

FRITZ HARCK

petto e tenendo nella sinistra un libro; dietro di lui si erge il castello di Gonegliano. Il quadro,
in cui i personaggi sono in mezza figura e di grandezza naturale, è ottimamente conservato e
mostra tutti i pregi dell'artista, quali il colorito chiaro e lucente, le carni accuratamente modellate,
la luce chiara e argentea. La scritta Joannis Belimi opus è falsa. Una piccola pittura, in cui si
leggono in grosse lettere d'oro le parole Francìscus Francia aurifex bon. fecit MDXVII, segna-
tura che, almeno nello stato in cui oggi si vede, non è certo antica, non mi sembra a dir vero
lavoro originale del Francia, ma bensì uno dei più fini quadri della sua bottega che io conosca;
rappresenta in mezza figura la Madonna col bambino, e il fondo è formato da un prato limitato
dal mare e da monti azzurri. E eseguito con tanta finezza, che sembra quasi una miniatura; il
colorito somiglia ad uno smalto e le carni sono modellate con grande morbidezza; le profonde
ombre nere, i grand'occhi neri della Madonna e le sue mani delicate con le dita straordinaria-
mente lunghe mi sembra rivelino il pennello di Giacomo Francia. Una Madonna col bambino
rappresentata lino alle ginocchia, il cui fondo è formato da un paesaggio con la Fuga in Egitto
porta superbamente il nome di Andrea del Veroccliio, mentre invece vi si riscontrano influenze
della scuola umbra e della fiorentina; vi si vede la prima nel tipo della Madonna coi capelli lisci
spartiti nel mezzo e raccolti ai lati, laddove il bambino è certamente della scuola del Verocchio
ed ha specialmente analogia con Lorenzo di Gredi; d'altra parte il modo di dipingere le carni
con forti ombre di color bruno scuro e in generale il colorito del dipinto accennano al Signorelli:
in conclusione il quadro è opera di un mediocre pittore toscano. Una buona replica della Giovanna.
d'Aragona del museo del Louvre, che nel suo fare mi sembra si dimostri d' origine italiana, è
attribuita dal proprietario della collezione a Raffaello stesso. Alla scuola di Raffaello appartiene
anche una piccola Madonna col bambino.

Fra i quadri di epoca anteriore a quelli nominati finora, è da notarsi prima di tutto uno ve-
ramente caratteristico di Rartolomeo Schidone, un Riposo durante la fuga in Egitto, eccellente
dipinto dal colorito caldo e splendido. Una Madonna col bambino attribuita allo stesso maestro,
mi sembra invece d'altra mano. Meritano ancora di essere menzionate due piccole teste d' angeli
del Parmigianino, una testa sdolcinata di fanciullo, lavoro autentico di Carlo Dolci, una Madonna
del Sassoferrato e finalmente l'unico quadro del Trecento, un piccolo Martirio di san Lorenzo
di eccellente colorito, che il catalogo ascrive con ragione a Spinello Aretino.

Fritz Harck
 
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