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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. III
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0242

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MISCELLANEA

229

MISCELLANEA

La Croce Coperta. — Per chi viaggia sulla
strada provinciale da Lago a Bagnacavallo, ad un
mezzo chilometro dalla porta detta del Ghetto della
prima di queste città, appena traversata la strada
ferrata che conduce a Ravenna trova a mano sinistra
lungo uno scolo di acqua detto VArginello una pic-
cola chiesuola con annessa povera casipola che dal-
l'esterno giitdicherebbesi opera moderna. E intona-
cata e dipinta in rosso e sull'architrave della porta
leggesi a lettere romane nere : Resurecturis domus Bolis.
La porta di mezzo, larga un metro e alta poco più di
due, è fiancheggiata da due piccole finestre quasi quadre.
Quest'oratorio più di una volta ristaurato è di antica
costruzione se nel 1465 il Vescovo diocesano Mons.
Antonio Villa per averlo trovato nella visita fattavi colla-
bente aveva ordinato che fosse abbattuto. Ma ad istanza
di alcuni devoti, dice il Bonoli nella Storia di Lugo,
desistè dalla determinazione presa nel riflesso che in
esso oratorio custodivasi un'antica statua della B. Ver-
gine detta della Rocca Maggiore di Lugo. Il Vescovo
s'induceva a dare in custodia la chiesuola ad un pio
sacerdote lughese P. Alberto De Fransis che pare la
tenesse per due o tre anni. Passò poscia al Comune e
quindi alla confraternita del Limite e poscia di bel
nuovo al Comune per ordine di Mons. Giacomo Passa-
tila Vescovo diocesano che la tenne dal 1483 al 1492.
Come poi in seguito passasse ai Conti Bolis attuali pa-
droni dell'Oratorio, io non lo saprei al momento dire
mancando dei documenti necessarii, che quando occor-
resse non crederei impossibile il procurarmi.

L'Oratorio dalla porta della chiesa al muro del pic-
colo abside è lungo m. 12 ed è largo m. 4,60 e di
fianco all'abside ha un stretto corridoio da cui si passa
ad una piccola sacrestia e la sua pianta ha la forma
di un rettangolo.

Le pareti laterali dell'Oratorio e quelle del fondo
sono dipinte a buon fresco, nella maggior parte del
secolo xv che è la più conservata, in parte minore del

secolo xvi e molto ritoccata per non dir rifatta e in
pochissima parte rimodernata da sette anni fa.

Parete a destra. Cominceremo la descrizione degli
affreschi a mano destra entrando in chiesa. Appena
entrati, all'altezza di due metri è una S. Anna seduta
che insegna a leggere alla B. Vergine, opera del pittore
Giovanni Bertazzoni di Lugo che nel 1881 ristaurò o
meglio rovinò le pitture dell'Oratorio cuoprendo con
tinte certi nomi graffiti nelle pareti dei secoli xv, exvi.
Dopo S. Anna in una nicchia che doveva essere
un'antica finestra fu dipinta dal Bertazzoni una Santa
in piedi avente nella sinistra dei fiori, nella destra una
palma. Di fianco ad essa è' il luogo per un'iscrizione
e un poco più sopra fu dipinto dallo stesso Bertazzoni
S. Giacomo apostolo seduto in campagna che sta leg-
gendo e nel libro havvi l'anno 1881. Sotto questo santo
è uno spazio alto m. 1,40 e largo un metro in cui
furono ridipinti due santi camminanti; S. Bartolomeo
Apostolo e S. Francesco, pitture del secolo xvi a due
terzi del vero un poco troppo ristaurati dal Bertazzoni,
ma che appaiono assai bene condotte essendo di stile
corretto e ben disegnate.

Vengono poi le pitture divise in due piani, uno in-
feriore ed uno superiore. L'inferiore è quasi costante-
mente alto un metro e dieci centimetri, ed è suddiviso
in più quadri che ora si descrivono. Nel primo scom-
partimento di questo piano, alto m. 1 e largo c. 80
anzitutto si trova una Madonna seduta col Bambino a
destra in piedi che bacia ed accarezza la madre. A de-
stra sull'alto del quadro è una testa di S. Giovanni
Battista decollato. Le testa della B. Vergine, del Bam-
bino e di S. Giovanni non sono che poco ritoccate.

Nel 2° quadro diviso in due scompartimenti alto
m. 1 e largo m. 0,90, è nel primo un santo Vescovo
in piedi con pastorale nella sinistra e libro nella de-
stra, di cui il nome vedesi chiaramente leggibile S. Yl-
larius e nel 2o scompartimento sotto un portico è un
Bambino Gesù in piedi con il mondo nella sinistra. E
 
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