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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. III
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Prima esposizione della città di Roma
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Prima esposizione italianna d'architettura in Torino
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Avvertenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0260

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PRIMA ESPOSIZIONE ITALIANA D'ARCHITETTURA IN TORINO

217

trebbe convincersi che in arte poco monta se Cristo im-
peri, o se Cristo vinca; importa che la concezione si
esprima davvero in una forma artistica. Egli sa molt >
e sa far molto; si liberi dunque dai grandi titoli, certo
che ad essi non è dato di penetrare, per forza propria,
più in là della cornice.

Ed ora terminiamo con un cenno ad alcuno pitture
di donne.

Una parola di lode alle signorine Richard e Occioni,
che hanno esposto due mezze figure di vccchio e uno
studio di fiori, facendo onore al loro maestro, Giuseppe
Ferrari, e promettendo per l'avvenire qualche opera di
pittura seria e sincera.

La signora Sindici e la signora Mantovani-Gulli in-

fine hanno esposto varii saggi di non comune valore.
La prima si è specialmente dedicata ai cavalli, e infatti
ne ha parecchi bene studiati, e uno, il maggiore, di-
pinto con buonissimo effetto. La seconda ha una mezza
figura di donna arieggiante con molta grazia il ritratto
della Vigée - Lebrun, e alcune teste di bambini, d' un
color pallido, freddino, non manchevole d'eleganza e di
sentimento assai delicato.

Dobbiamo concludere che una sola grande e bella
opera originale la Mostra della città di Roma non ce
l'ha data. Auguriamoci di poterla vedere nella prossima
esposizione universa1 e di Palermo.

Ugo Fleres

PRIMA ESPOSIZIONE ITALIANA D'ARCHITETTURA

IN TORINO

Il Comitato esecutivo di questa esposizione, del quale
si può ben dire che lavora veramente di proposito per
la buona riuscita della mostra, per far sì che essa riesca!
completa il più possibile, ha deciso di aggiungere alle
sezioni già stabilite una divisione speciale ed internazio-
nale destinata agli ordinamenti edilizii delle città, la
quale riuscirà senza dubbio di grande interesse, se le
principali città italiane ed estere risponderanno all'invito
del comitato, come ha risposto, fra altri, il municipio
di Berlino, mandando vedute e piani di tutti gli edifici
comunali. Questa divisione aggiunta comprenderà le
seguenti sezioni: I. Piani di città. — II. Progetti di in-

grandimento e risanamento generali o parziali. —
III. Vedute complessive d'edijizi in quanto caratteriz-
zano i modi di fabbricazione. — IV. Norme e regola-
menti edilizi.

In pari tempo è stato pubblicato il Regolamento
che stabilisce le attribuzioni delle commissioni che sono
quattro, una per ogni divisione; e quelle dei Comitati
d'accettazione e delle giurie, pure in numero di quattro ;
in fine sono fissati i premi in denaro e le altre distinzioni
da conferirsi agli espositori, premi e distinzioni che il co-
mitato si riserva, all'occorrenza, d aumentare di numero.

X.

AVVERTENZE

Nelle diciture sotto le illustrazioni dell'articolo del
Conte Francesco G. Cavazza « Il palazzo del Comune di
Bologna » pubblicato nell'ultimo numero sono incorse
durante la stampa e per l'assenza dell'autore dall'Italia
alcune inesattezze ed ommissioni.

I. La dicitura sotto la 2a tavola (pag. HO) deve
essere corretta nei seguenti termini: Palazzo delle Biade
(1293) poi degli Anziani — Nuovo Palazzo di Mastro
Fioravante (1425).

II. La dicitura sotto la 4a tavola (pag. 112; corri-
sponde più esattamente al testo, corretta cosi: Palazzo
Nuovo (1425) (finestre di mastro Fioravante).

III. La dicitura per la 6a tavola (pag. 110) deve
essere questa: Cortile del palazzo.

Il quadro del Boccaccino a pag. 193, è tolto da (ina
fotografia dei fratelli Alinari a Firenze, che gentilmente
ne hanno permessa la riproduzione.
 
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