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Archivio storico dell'arte — 3.1890

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Fasc. IV
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Dollmayr, Hermann: Lo stanzino da Bagno del Cardinal Bibbiena
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https://doi.org/10.11588/diglit.18089#0286

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HERMANN DOLLMAYR

Il pavimento della stanza è uji quadrato, i cai lati hanno la lunghezza di m. 2,50. Nella parete
dirimpetto alla porta c'è la finestra; le altre due pareti hanno una nicchia per ciascuna. La finestra,
piccola, tagliata di sopra a semicerchio, le due nicchie che hanno la stessa forma, sono circondate
da una cornice di marmo dalla sagoma fina, larga circa venti centimetri, che posa sul cornicione
di una lastra di marmo murata nel mezzo di ciascuna parete. Anche la porta, che non è molto
più larga della finestra e delle nicchie, è egualmente incorniciata; solo che qui, com'è naturale,
la cornice di marmo arriva fin giù al pavimento. La lastra della parete destra è scolpita e vi si
vede su di una conchiglia, in mezzo a due cornucopie piene di spighe, intorno a ciascuna delle
quali si avvolge un delfino, la testa d'un satiro dalla cui bocca aperta scorreva una volta l'acqua
nella vasca che vi era posta innanzi. Fra i capelli di esso si possono ancora scorgere due tubi, ai
quali certamente si dovevano adattare i rubinetti per regolare il getto dell'acqua. Questi capelli, le
spighe, le coste e l'orlo della conchiglia sono dorati, e così pure gli ovoli e le fascie che ador-
nano l'incorniciatura marmorea della porta, delle nicchie e della finestra. Il soffitto è formato da
una volta a croce.

Con questa costruzione furono lasciati alle pitture delle pareti degli spazi consistenti nelle
striscie verticali a ciascun lato della porta, della finestra e delle nicchie, e nelle lunette al di
sopra; spazi eguali fra di loro, giacché le pareti hanno la stessa lunghezza, e la finestra, le nic-
chie e, meno una piccola differenza, anche la porta hanno le stesse dimensioni. Questi spazi sono
divisi da un cornicione di marmo che gira tutt'intorno alla stanza all'altezza della sommità della
porta, separando le lunette dai campi rettangolari, e da una striscia di marmo che corre all'al-
tezza di 90 centimetri dal pavimento separando la parte di mezzo delle pareti dallo zoccolo.
Quest'ultimo è colorito in nero, gli altri due campi invece in rosso bruno. Q-li otto campi di
mezzo contengono le pitture alte 42 centim., larghe 25 e circondate da una cornice dipinta imi-
tante il marmo. Al di sopra e al di sotto di questa cornice si vede il fondo rosso bruno adornato
in alto da un grazioso arabesco verde con uccelletti, in basso da un viticcio che corre a dritta e
a sinistra di un tridente fiancheggiato da delfini, e in cui si vede tra le foglie di giunchi la testa
di un aquario. Il tutto è circondalo da una larga striscia con un meandro bianco che ha ai lati
due sottili striscie d'oro. La striscia oggi sembra nera; il Gruner la dice azzurra, ed io non posso
dire se abbia il colore attuale perchè la tinta si sia oscurata o se il colore sia originario. Nella
parete in cui c'è la porta, essendo gli spazi più stretti, manca nelle cornici che circondano le
pitture la parte interna di esse consistenti in due volute a forma di S che partono da una ma-
schera che sta nel mezzo; essa si trova però in tutti gli altri campi. Infine è da aggiungersi che
là dove la parete tocca il pavimento, è tirata a sua difesa una terza striscia di marmo larga circa
20 centim., che serve da zoccolo.

Nelle pitture che riempiono i campi delle pareti dominano i soggetti erotici. Nella parete della
porta, a sinistra di chi entra, è rappresentata Venere che esce dalla schiuma del mare; subito
accanto, nel primo campo della parete sinistra, si vede di nuovo Venere che attraversa il mare
portata da un delfino; nel campo a destra della nicchia, sulla stessa parete, essa sta seduta mesta-
mente su di un sedile erboso e mostra ad Amore in atto di rimprovero la ferita ch'egli le ha
prodotta. Nella parete dirimpetto, a sinistra della nicchia, la dea, ardente d'amore, giace in seno
ad Adone. Nel campo a sinistra della finestra è raffigurato Pane che sorprende Siringa, ed in
quello a destra della porta è dipinta la Nascita &Erittonio- La composizione a destra della finestra
è ricoperta da una mano di colore che vi è stata data; il campo a destra della nicchia nella
parte destra è nascosto da un armadietto posto al di sopra del rilievo di marmo.

Le lunette contengono di quei grotteschi che si trovano così di frequente nello stile pom-
peiano dell'ultima epoca. Da un medaglione nero con disegni bianchi che sta nel mezzo di cia-
scuna lunetta, sostenuto da amorini, si dipartono dei leggieri archi sorretti da erme e da viticci,
su cui sono posati degli uccelli, e a cui sono applicati drappi e festoni di frutti; sotto gli archi si
vedono dei tempietti con svelte colonnine, in ciascuno dei quali, al di sopra di vasi e di volte a
ombrello si libra un amorino. Questi tempietti sono coronati da pesanti frontoni e riuniti ai viticci
prima descritti per mezzo di aste, su cui si muovono scimmie e uccelli e sono posti vari utensili.
Fra le colonnine che stanno dalla parte dove le pareti formano angolo sono dipinte delle tende

Archivio storico dell'Arte. - Anno III, Fase. VII-Vili.

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